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L’ANPI VDA usa nuovi canali di comunicazione per ricordare i caduti della resistenza – 70° Anniversario dall’inizio della Lotta di Liberazione

10 Settembre 2013

CS

“Il governo italiano, riconosciuta l’impossibilità di continuare l’impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza”.

Lo scarno comunicato radiofonico con cui il maresciallo Badoglio alle 19.42 annunciava l’armistizio con gli anglo-americani fu accolto con incredulità e apprensione. Non perché giungesse del tutto inatteso, che anzi era dal 25 luglio che gli italiani speravano nella fine della guerra. Eppure era in qualche modo inaspettato, per il modo, per il momento, per l’oscurità stessa del messaggio. Allarmavano soprattutto il riferimento a “eventuali attacchi di qualsiasi altra provenienza”. Qualcuno forse presagiva la sciagura, ma certamente nessuno ancora immaginava che cosa sarebbero stati i venti mesi successivi. In quest’atmosfera densa di incertezze, in cui si intrecciavano il senso della tragedia, il rifiuto di ulteriori sacrifici, la paura di essere catturati e deportati, l’ostilità verso i tedeschi, l’esigenza più pressante rimaneva quella di capire la nuova situazione, così lontana da qualsiasi esperienza vissuta negli anni del regime. E questa prima spontanea ricerca dell’aggregazione preludeva alla scoperta di una dimensione sconosciuta: quella della partecipazione, della discussione, del confronto, dell’analisi collettiva e infine della scelta individuale. In una parola, la dimensione della Resistenza.

L’ANPI della Valle d’Aosta l’8 settembre ha voluto ricordare i 186 partigiani caduti in Valle d’Aosta utilizzando un nuovo canale di comunicazione: facebook. Il post sopra riportato, con il messaggio audio di Badoglio, è stato pubblicato alle 19.42 sulla pagina dell’associazione dando inizio alla condivisione di questo e/o alla creazione di nuovi post messi sui vari profili degli aderenti all’iniziativa riportanti foto e notizie di uno o più partigiani che volevano ricordare. L’iniziativa è andata al di la di ogni più rosea aspettativa dal momento che quasi tutti gli aderenti non si sono limitati a riportare i soli dati, ma hanno approfondito le storie di ognuno di loro, diverse persone hanno cercato affinità con i caduti postando i loro parenti, i ragazzi della loro età, gli appartenenti alla banda dei loro genitori o l’accumunanza di orgini. Si registrano inoltre oltre 1000 visualizzazioni del post iniziale, aderenti che vanno dai 16 ai 70 anni, di regioni diverse, ma che per diverse ragioni (studio, parentele o altro) hanno partecipato.

Un sentito ringraziamento va quindi a chi ha aderito a questa iniziativa non dimenticando che “fiera di tradizioni guerriere e di libertà, la Valle d’Aosta, con perizia di Capi, valore di combattenti, passione e sacrificio del suo popolo prode, combatteva per venti mesi la dura guerra partigiana contro l’occupazione nazifascista” come viene ricordato sul documento che attesta il conferimento della medaglia d’oro al valor militare per la nostra regione.

https://www.facebook.com/anpi.vda