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25 APRILE: COMMEMORAZIONI IN VALLE D’AOSTA ED EVENTI CORRELATI

Aprile 19th, 2018

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A O S T A

Ore 9,30 – cimitero di Aosta
Santa Messa al Sacrario e deposizione corona.

Ore 10,30 – giardino della Rimembranza di via Festaz
Deposizione corona al monumento dei Morts de la Liberté.

A seguire
Corteo verso piazza Chanoux, alzabandiera, deposizione corona, lettura dei primi articoli della Costituzione, saluto dell’autorità locale e discorso celebrativo dell’oratore dell’ANPI.

Ore 14,30 – Quartiere Cogne
Visita guidata nelle vie dedicate ai valdostani morti per la libertà. (Ritrovo in piazza Plouves angolo via Festaz – di fronte al supermercato Carrefour).

Ore 16,30 – piazza Chanoux
Concerto della Banda Municipale di Aosta e ammaina bandiera.

 

25 aprile dalle ore 9.30 alle 18.00
TROFEO DELLA LIBERAZIONE – campi dello stadio Puchoz
3° Memorial “Donato Rosset”

Torneo Over 50 organizzato in collaborazione con UISP e OLIMPIA VETERANI.
 

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3° Trail “I sentieri e i luoghi della memoria”

Aprile 19th, 2018

3° Trail “I sentieri e i luoghi della memoria” – Memorial Primo Levi

Saint-Vincent (AO) – 25 aprile 2018

Due distanze: 30km D+ 1920mt e 17km D+ 1250mt
Per entrambi i percorsi classifica “speciale” concorrenti con cane

L’idea di promuovere questo Trail, vuole ricordare e percorrere i sentieri ed i luoghi che furono teatro, nel periodo della Resistenza: Settembre 1943 / Aprile 1945, di aspri combattimenti con numerose vittime, villaggi incendiati e soprusi di ogni genere.
https://www.sinfoniadisport.com/

 
sentieri_luoghi_memoria
PER INFO E ISCRIZIONI:
https://www.sinfoniadisport.com/

Presentazione libri

Aprile 19th, 2018

ANPI Sezione Mont-Rose organizza Giovedì 19 aprile 2018 alle ore 21.00 presso la Sala Polivalente del Palazzetto dello Sport di Pont-Saint-Martin (AO) la presentazione dei libri “La Resistenza a Pont-Saint-Martin e a Perloz” e “Ci avevano promesso un posto al sole e invece al sole ci hanno messo le scarpe”.

Intervengono i curatori dei due volumi: Laura Decanale Bertoni, Graziella Porté Franco, Mariella Herera, Giorgio Fragiacomo.

Introduce: Irene Bosonin, Segretaria Sez. ANPI Mont-Rose.

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Donne Resistenti 2018 | Ida Desandré ricorda Maria Musso

Marzo 11th, 2018

In questa testimonianza raccolta da Stefano Viaggio nel marzo 2018 Ida Desandré ricorda Maria Musso. Ida e Maria sono state compagne di deportazione nei campi di concentramento di Ravensbrück, Salzgitter e Bergen-Belsen.

DONNE RESISTENTI

Marzo 8th, 2018

DONNE RESISTENTI

Sabato 10 marzo alle ore 18.00

Sala Conferenze – Biblioteca di Saint-Christophe

 

8marzo18

Serata dedicata alla deportata Maria Musso dall’amica Ida Desandré.

Staffetta ANPI: diretta streaming su Radio Articolo 1

Novembre 25th, 2016

radioart1Staffetta ANPI “La sovranità appartiene al popolo”

Giovedì 24 novembre dalle 09.00 alle 20.00

Venerdì 25 novembre dalle 09.00 alle 20.00

con interventi di costituzionalisti, attori, dirigenti ANPI, rappresentanti di associzioni e sindacati, registi, studenti e tanti altri …

La diretta streaming su Radio Articolo 1

Carlo Smuraglia | Appello per il NO al referendum costituzionale

Novembre 17th, 2016

Prossimi appunti per il 25 Aprile – 70° anniversario della Liberazione

Aprile 14th, 2015

Un calendario ricco di appuntamenti per celebrare il 70° della Liberazione in tutta la Valle d’Aosta

Per scaricare il calendario in pdf: anpi_2015

Appello dell’ANPI per le elezioni amministrative del 10 maggio

Aprile 14th, 2015

Per una regione rinnovata, nei valori della Costituzione, dell’antifascismo e della democrazia

 

Il 10 maggio, in quasi tutti i comuni della Valle, ci sarà il rinnovo dei Consigli Comunali e l’elezione dei Sindaci.

Un voto importante perché potrà incidere positivamente sul nostro tessuto democratico, proprio negli organismi più vicini alle esigenze ed alle necessità delle popolazioni.

L’ANPI – in assoluta indipendenza ed autonomia rispetto ai programmi ed ai candidati – ritiene doveroso, in primo luogo, invitare tutte le persone a partecipare al voto.

La sovranità popolare si esprime – prima di tutto – votando e non è accettabile che, proprio in un momento così complesso e difficile delle istituzioni e degli enti locali, in questo periodo soggetti a riforme profonde, si rinunci ad un diritto, che – nel contempo – è anche assunzione di responsabilità e condizione per esigere dagli eletti il rispetto degli impegni assunti.

In questo momento di grande disorientamento e sfiducia é necessario che la politica torni, ovunque, alla sua funzione essenziale, che è quella di perseguire l’interesse collettivo. E’ necessario restituire effettività all’art. 97 della Costituzione, che richiede il “buon andamento” e “l’imparzialità” dell’amministrazione pubblica;è indispensabile anche creare le condizioni perché i cittadini eletti a cariche pubbliche adempiano alla loro funzione “con disciplina e onore” e con precisa osservanza della Costituzione e delle leggi (art. 54 Cost.).

Le amministrazioni che verranno elette dovranno garantire correttezza e trasparenza e facilitare l’inclusione.

L’ANPI chiede il rifiuto esplicito di ogni forma risorgente di fascismo e, in questo senso, chiede altresì l’impegno per una politica di accoglienza per quanti fuggono da guerre, dittature e carestie.

Al centro dei programmi delle future amministrazioni comunali chiediamo siano presenti:

– il lavoro: certo i nostri piccoli comuni poco possono incidere in una situazione diventata difficile per molti, ma anche solo un piccolo passo in questa direzione (lavori di utilità sociale, attenzione al settore turistico, difesa della montagna) significa essere al fianco di chi ha bisogno.

– l’attenzione per le esigenze sociali delle donne (la cui realizzazione è indispensabile perché si possa parlare di parità e di pari opportunità);

– una particolare attenzione nei confronti dei giovani, che vanno in tutti i modi aiutati a realizzarsi e ad occupare, nella società, il posto che loro spetta ed agli anziani, al rispetto per gli stessi ed il loro profondo ruolo sociale, anche attraverso i servizi a loro dedicati.

Su queste linee invitiamo i candidati di accettare questa impostazione e questi impegni, impegnandosi a praticare concretamente l’antifascismo e la democrazia, adempiendo anche al dovere della memoria. Per questo deve esserci, da parte delle amministrazioni locali, un impegno formale

              a partecipare e promuovere iniziative, commemorazioni ed eventi per ricordare i 70 anni della Liberazione

              a prendersi cura dei cippi, lapidi e monumenti presenti nei propri territori comunali, comprese le tombe nelle quali sono sepolti i partigiani caduti durante la Resistenza.

Cortemaggiore, Monreale delle Alpi o Curmaier? L’italianizzazione della toponomastica valdostana (1861-1946)

Dicembre 4th, 2014

L’affermazione dell’Italia unita passò anche attraverso i tentativi di snazionalizzazione delle minoranze presenti nella penisola. Uno di questi tentativi fu l’italianizzazione della toponomastica francese della Valle d’Aosta (all’epoca parte del Piemonte). Già nel 1861 il deputato Giovenale Vegezzi-Ruscalla sostenne il bisogno di italianizzare la toponomastica francese dei comuni piemontesi e valdostani, parallelamente a numerose iniziative governative che cercarono di imporre la lingua italiana anche in altri ambiti della vita civile.

Questo studio approfondisce i passaggi della questione toponomastica durante il regime fascista, quando la sorte del francese in Valle d’Aosta divenne precaria e l’intolleranza verso di esso raggiunse i massimi livelli. Il fanatismo nazionalista del fascismo si accanì, infatti, anche contro gli antichi nomi di luogo, nel tentativo di cancellare ogni traccia di lingua francese: le plurisecolari denominazioni dei Comuni e delle Frazioni vennero quindi italianizzate.

Uno sguardo è stato gettato anche sull’italianizzazione delle scritte pubbliche (lapidi e insegne) e sui tentativi di volgere in italiano i nomi dei rilievi montuosi e dei corsi d’acqua, come anche sull’italianizzazione dei nomi del Canavese, regione appartenente allora alla provincia d’Aosta, dove la montante francofobia finì per colpire anche toponimi dialettali piemontesi che nulla avevano di francese.

Le immagini di alcuni dei documenti citati, gli elenchi con le varie proposte toponomastiche, la versione integrale dei decreti di variazione dei nomi e alcune carte geografiche con i nomi italianizzati chiudono ed arricchiscono la pubblicazione.