ANTIFASCISTI SEMPRE!
ECCO LE PROSSIME COMMEMORAZIONI PER NON DIMENTICARE I MORTI PER MANO NAZI-FASCISTA DI 76 ANNI FA.
Domenica 19 luglio – Nus
Ritrovo per ricordare gli 11 giovani fucilati il 18 luglio 1944 con canti e letture in collaborazione con gli amici dell’ANPI di Giaveno.
Ore 18.00 Ritrovo davanti alla chiesa parrocchiale dove verranno deposti dei fiori al monumento che ricorda i fucilati.
Sabato 25 luglio – Issime
Ricordo della storica battaglia della valle del Lys, avvenuta il 25 luglio ’44, che costituì una delle più decise e brillanti azioni partigiane in Valle d’Aosta, realizzata con il concorso di formazioni locali, del biellese e del vicino canavese, e soprattutto i giovani che, in quel frangente, persero la vita.
Ore 11.30 L’evento commemorativo, presso il monumento ai Caduti, vedrà la partecipazione di Autorità locali e di rappresentanti delle sezioni ANPI coinvolte.
La breve cerimonia sarà preceduta alle ore 10.00 da una Messa, a cura della Diocesi e dell’Azione Cattolica di Ivrea, in memoria di Gino Pistoni, presso il cippo di Tour d’Hereraz, dove il giovane perse la vita il 25 luglio 1944.
Sabato 25 luglio – Saint-Nicolas
Commemorazione dell’attacco portato dai nazifascisti contro gli uomini della banda di Vertosan, al comando di Andrea Pautasso “Bert”, del rastrellamento, dell’incendio e dei sedici caduti.
Ore 10.30 Messa nella cappella che ricorda i partigiani caduti.
Deposizione corona e discorsi commemorativi.
Vens
Ore 11.45 Deposizione corona
A seguire pranzo presso l’Hotel Vagneur su prenotazione entro 24 luglio al 347/1444029 (Erika)
Domenica 26 luglio – Terre noire (P.S. Bernardo)
In ricordo del massacro di Terre Noire una delegazione dell’ANPI deporrà una corona.
Martedì 18 agosto – Gressan
Presentazione del libro “Come una pietra che cade – esercizi di sopravvivenza in Provincia” di Pierluigi Vuillermin. Modera Davide Mancini.
Sabato 22 agosto – Morgex
Ore 21.00 concerto resistente di Luca Taddia.
In caso di maltempo Auditorium comunale
Domenica 23 agosto – Trois Villes (Quart)
Anniversario del rastrellamento e della distruzione di Trois-Villes avvenuto il 24 agosto 1944 per ritorsione contro l’attacco partigiano al posto di blocco di Nus, effettuato il 18 agosto da parte dei partigiani della 13^ banda Emile Chanoux.
Ore 10.00 Ritrovo alla chiesetta di Trois-Villes per la processione verso il monumento al giovane partigiano. Deposizione corone. Discorsi commemorativi, musica.
A seguire aperi-rancio partigiano
Domenica 30 agosto – Molère (Valsavarenche)
Commemorazione in ricordo dell’attacco al presidio partigiano di Molère in cui i nazifascisti uccidono, massacrandoli, cinque giovani, incendiano il villaggio ed uccidono sulla soglia Pietro Carlin, ottantenne.
Nei mesi di settembre ed ottobre oltre alle consuete commemorazioni di Amay, Saint-Pierre, Chésod e Villeneuve, se le disposizioni sanitarie lo permetteranno, sono previsti diversi momenti di incontro che comunicheremo in seguito.
Commenti disabilitati su Commemorazioni estate 2020 »
“Al via la nostra grande piazza virtuale per questo 25 aprile”
Il nostro 25 Aprile virtuale prende avvio con il primo video dell’ANPI, montato da Vincent Boniface dei Trouveur Valdotèn.
“Per questa occasione particolare più di trenta musicisti locali hanno risposto al nostro appello – dice la vicepresidente regionale Erika Guichardaz – per una versione corale di Bella Ciao che abbraccia diversi generi musicali. Un bel messaggio che hanno voluto lanciare per questa Festa della Liberazione che purtroppo non potrà vederci insieme nelle piazze, ma che ci vedrà tutti uniti alle 15 di sabato quando coralmente canteremo questa canzone, simbolo di libertà e resistenza, dalle nostre case. ”
Ad aprire il video, la tromba di Giancarlo Telloli con la voce di Pietro Parisi “Brindisi”, partigiano della 176^ Brigata Garibaldi Antonio Gramsci sempre presente alla commemorazione di Verres. Hanno quindi risposto all’appello Giuseppe Arieta, i Bbq Backgroundquartet, Gabriele Lele Collé, il Collettivo Decanter, Roberto Contardo, Ottavio Corazzari, Umberto e Luca Debernardi, Dolche, Stefano e Camilla Frison, Camilla e Vasco Gazzola, Diego Joyeusaz, Denis Lanaro, Gaetano Lo Presti, Sofia e Davide Mancini, Katia Perret, Stefano Saccottelli, Maura Susanna, i Tamtando, Elio Tompretini, Franchino Tripodi, i Trouveur Valdotèn, Alberto Visconti, Valentina, Isabelle, Jean Marie e Valentina Ventrice, Kirk Knuffke, André Vuillermin, Alberto Zanin e Viola Zucchi.
Il programma dell’ANPI prevede quindi per la giornata di oggi:
– verso le 18 la pubblicazione di un video di ricordi curato in collaborazione con End Edizioni di questi anni passati
– verso le 20 la pubblicazione del video montato da Bernard Usel che contiene la lettura dei primi dodici articoli della Costituzione da parte di partigiani e giovani valdostani inserita in un video realizzato dall’ANPI di Colle Val d’Elsa con musiche di Luca Taddia. Continua a leggere: BELLA CIAO 2020 VALLE D’AOSTA
Commenti disabilitati su BELLA CIAO 2020 VALLE D’AOSTA »
Un toccante omaggio ad un anno dalla morte di Lucia Bertolin, ragazza partigiana, è stato reso sabato 9 novembre 2019 nella sala gremita di pubblico a Le Murasse di Verrès.
A ripercorrere l’attività nella lotta di Liberazione e il costante impegno sociale di Lucia Bertolin, sono intervenuti il sindaco di Verrès, Alessandro Giovenzi, la vicepresidente dell’Anpi Valle d’Aosta, Erika Guichardaz, la ricercatrice Antonella Dallou e la figlia di Lucia, Rosina Necer, moderati dalla presidente dell’Anpi di Issogne, Lorena Borettaz.
Ad arricchire la serata l’esposizione della mostra “Le nostre Brigate” con l’aggiunta di un pannello sulla partigiana “Ninfa”, la lettura da parte delle pronipoti, Alice e Greta Giglio, di alcuni racconti dell’esperienza resistenziale trascritti dalla figlia, la proiezione di tre video: un’intervista del 2013 scaricabile da Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=ddL5noxMrYE), la consegna della medaglia della Liberazione e il montaggio della commovente lettura della piccola Margherita Marini del racconto “L’inverno di Lucia”, scritto ed illustrato da Rosina Necer. Emozionanti i canti di Resistenza, armonizzati e interpretati con la solita bravura dal Coro Bajolese e la presenza del partigiano della formazione combattente di Lucia, Aldo Dublanc, “Tigre”.
Lucia Bertolin nasce a Verres, il 15 giugno 1923 da Vittorio e Costanza Pidello.
Lavora come infermiera presso l’Ospedale Mauriziano di Aosta e poi alla “Guinzio & Rossi” di Verrès e, anche grazie al proprietario della fabbrica, inizia la sua militanza nella Resistenza valdostana. Presta soccorso e cura ai partigiani malati o feriti e con coraggio spesso si espone a rischi e pericoli.
Entra a far parte della 176 ª Brigata Garibaldi con il nome di battaglia “Ninfa”. Sarà una delle poche donne ad ottenere dallo Stato italiano il riconoscimento di partigiana.
Durante la guerra conosce Giuseppe Necer, il partigiano “Guida”; si sposeranno e avranno due figli. Vive a Torino e poi ad Alagna Valsesia fino alla fine dei suoi anni, ma ha la Valle d’Aosta nel cuore. È sempre disponibile a testimoniare per non dimenticare il sacrificio e le imprese compiute da donne e uomini che come lei hanno lottato per conquistare la libertà, nella speranza di costruire un mondo migliore per tutti.
Non meno importante è la sua continua dimostrazione di solidarietà nei confronti delle persone in difficoltà vicine e lontane attraverso semplici e concreti gesti quotidiani.
Dopo aver curato il marito per oltre 10 anni, vive le grandi pene di mamma quando la stessa malattia porta dolorosamente il figlio alla morte.
Nel 2008 le è conferita la medaglia d’oro della Regione Valle d’Aosta. Nel 2014 le è consegnata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle la menzione speciale durante la cerimonia del premio “Donna dell’anno”. Nel 2017 riceve dal prefetto di Vercelli la medaglia della Liberazione del ministero della Difesa.
La figlia, parlando di lei, ha messo in luce i tratti caratterizzanti della Lucia madre, donna e partigiana, regalando ai convenuti uno splendido spaccato di quella vita dedicata agli altri, in cui tutti si saranno un poco riconosciuti: vuoi per l’ospitalità, per il coraggio o per l’umiltà che sempre dimostrava.
Ecco alcuni passi del suo intervento alla commemorazione: “Perché siamo cresciuti e vissuti, mio fratello ed io, con la consapevolezza che non ci appartenesse, così come non apparteneva a mio padre. Le estati nella baita del prozio ad Alagna, senz’acqua corrente e con il gabinetto esterno, duravano da giugno all’inizio della scuola ed erano un susseguirsi di visite e soggiorni di cugini, a volte zii, vicini di casa torinesi, gitanti da Verrès che andavano in montagna con papà. A lei sembrava del tutto naturale, anche se non doveva essere facile. […] Si condivideva quel che c’era, si collaborava. Noi figli e nipoti eravamo richiamati all’ordine quando non davamo una mano. A Torino invece i parenti venivano soprattutto per motivi di salute. […] È normale darsi una mano, nelle famiglie, ma a casa nostra ci si prendeva proprio cura al 100% della pratica, e non la si mollava fino alla fine. Si stabilivano e si rafforzavano così legami, in cui la parentela era solo una casualità iniziale. Lo stesso valeva infatti per vicini di casa e conoscenti valsesiani. Mi sono chiesta spesso se fosse già così: solidale, accogliente, coraggiosa e un po’ guascona prima dell’esperienza partigiana. E non avevo una risposta certa. Quand’ero piccola, a Torino conosceva poca gente con cui parlare e così mi raccontava episodi del periodo all’ospedale di Aosta, della sua infanzia ma soprattutto della guerra e della Resistenza. Mi pareva allora che avesse vissuto da ragazza in un lungo film di avventura. In seguito mi ha stupito capire che si trattava di pochi anni. […] Con l’età, lei aveva continuato a seguire gli eventi politici ma raccontava meno. Intanto il ’68 aveva coinvolto anche me. […] Non le chiedevo più della sua esperienza ma di venire con me alle fiaccolate del 24 aprile o ai concerti della Corale Universitaria. E lei ci veniva. Quando sono iniziate le ricerche sulla storia delle donne era già piuttosto avanti con gli anni. Nessuno l’ha cercata per molto tempo: viveva in un’altra regione e non si sarebbe mai fatta avanti da sola. Mi sono laureata in storia contemporanea con Guido Quazza e Liliana Lanzardo ma non avrei scritto una tesi su mia madre […] e non penso avrebbe accettato. Avevo un gran bisogno di rendermi autonoma da lei. Ero cresciuta tra coetanei che mi invidiavano una madre così, ma non si rendevano conto che può essere difficile misurarsi con un modello del genere. Non fai mai abbastanza, non sei mai all’altezza. Tempo fa ho deciso di mettere per iscritto i ricordi che avete sentito perché temevo si perdessero; non ne era entusiasta, tanto che mi ha proibito di far girare o pubblicare i testi prima della sua morte. Ha collaborato invece con piacere con tutti i ricercatori, donne soprattutto, che a più riprese l’hanno interpellata, purtroppo solo negli ultimi anni. Secondo me però non ha raccontato tutto, né a me né a loro. […] Nel 2017, infatti, […] nel consegnarle la medaglia del ministero della Difesa […] Lucia ha accennato a cose di cui non aveva mai parlato, almeno con me, e ho avuto finalmente la mia risposta. In sintesi, ha detto come la Resistenza le abbia cambiato la vita: ha messo in contatto lei, ragazza di paese povera e senza grandi opportunità, con persone che in circostanze normali mai avrebbe potuto incontrare. Ha fatto l’esempio di Primo Levi, conosciuto in Valle d’Ayas (e di come fosse triste in seguito rivederlo a Torino, sempre con gli occhi bassi, camminare rasentando i muri). Ha capito, dopo quell’esperienza, che non avrebbe più avuto soggezione di nessuno. Ed è stato così, sempre. Al massimo, si rivolgeva a volte a un interlocutore particolarmente meritevole di rispetto, o di essere tenuto a distanza, in italiano, almeno a inizio di frase. Ora lo so: era già prima coraggiosa, socievole, generosa, solidale, avventurosa e guascona ma essere partigiana le ha dato una consapevolezza e una sicurezza che sarebbero bastate per una vita”.
Erika Guichardaz, vicepresidente dell’Anpi Valle d’Aosta
Commenti disabilitati su Lucia Bertolin “Ninfa”, la ragazza partigiana »
Anpi Valle d’Aosta, Libera VdA, Zonta Club, Amici Tour de Villa e il Comune di Gressan invitano la popolazione a partecipare alla presentazione del libro “La scelta di Lea” di Marika Demaria, edito dalla Melampo, DOMENICA 8 MARZO ALLE ORE 17 presso il castello “La Tour de Villa” di Gressan.
Dopo aver collaborato per anni in diverse testate valdostane, Marika Demaria dal 2010 lavora per la redazione del mensile “Narcomafie ” a Torino, fondato da don Luigi Ciotti. Per il mensile ha seguito, tutte le udienze del processo di primo e secondo grado del processo per la morte di Lea Garofalo. E’ referente regionale di Libera Valle d’Aosta.
Il libro è una restituzione della vicenda umana e processuale della testimone di giustizia assassinata nel 2009. La presentazione sarà intervallata da letture di Barbara Caviglia; modera Beatrice Caddeo, giovane attivista nell’Anpi VdA e in Libera VdA.
Commenti disabilitati su per un 8 Marzo Resistente – presentazione del libro “La scelta di Lea” »
Sono online gli Atti del Convegno “Due Giornate Per Non Dimenticare” tenutosi su due giornate, la prima a Cogne Sabato 23 agosto 2014 “La Repubblica Di Cogne” e il secondo Sabato 6 settembre 2014 tra Charvensod e Aosta dedicato al ricordo di Giorgio Elter e al ruolo della Nazionale Cogne nella resistenza valdostana.
Il Comitato A.N.P.I. Valle d’Aosta esprime sincera preoccupazione di fronte al fatto che un rappresentante politico della massima istituzione democratica della Città di Aosta, capoluogo di una regione insignita della medaglia d’oro della Resistenza, manifesti pubblicamente, forse con eccessiva leggerezza, il proprio “piacere” al ricordo di una ricorrenza, il 28 ottobre 1922, che evoca un passato tutt’altro che glorioso.
L’evento commemorato, la marcia su Roma, viene considerato il simbolo dell’avvio del ventennio fascista, origine, semmai, di guerre, stragi brutali anche di popolazioni inermi, miseria, ferite non ancora rimarginate e di umiliazione per il nostro paese.
Ci auguriamo che da parte dell’Assessore comunale Andrea Paron, persona sicuramente intelligente e consapevole del suo ruolo istituzionale, onde fugare ogni ingiusto sospetto di deriva nostalgica, almeno alle famiglie dei partigiani, dei militari e dei civili caduti in nome della libertà, a partire da Emile Chanoux, vengano rivolte doveroso scuse
Commenti disabilitati su Comunicato stampa: preoccupazione dell’ANPI »
Il Comitato valdostano dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia organizza per domenica prossima 26 ottobre a Chesod la cerimonia di commemorazione dei combattimenti sostenuti dalla 101^ Brigata Marmore.
Nel Cuore stesso della roccia ha trovato spazio il monumento di Chesod, nella Valtournenche, di cui é autore Sergio Canavese.
La cerimonia commemorativa inizierà alle ore 11.00 con la deposizione della corona, la messa e il discorso commemorativo tenuto del Senatore Cesare Dujany.
Commenti disabilitati su Domenica 26 ottobre a Chesod (Antey-Saint-André) per ricorda i combattimenti dalla 101^ Brigata Marmore »
Ritrovo alle ore 10 di giovedì 16 ottobre all’entrata est del borgo di Villeneuve
Il prossimo appuntamento, inserito nel calendario degli appuntamenti del Comitato del 70°, organizzato dalla nostra associazione sarà il 16 ottobre a Villeneuve per ricordare la trucidazione di “Lola” in collaborazione con l’Assessorato Istruzione e Cultura, i Comuni di Villeneuve, Saint-Vincent, Malnate, Induno Olona, le rispettive ANPI e l’Istituzione Scolastica Maria Ida Viglino.
La commemorazione prenderà avvio dal parcheggio dopo il ponte dell’entrata est del borgo di Villeneuve (a rettifica di quanto comunicato nel precedente comunicato) alle ore 10 e proseguirà presso il cimitero di Villeneuve, luogo dove 68 anni prima venivano portati di fronte al plotone d’esecuzione e fucilati dai militi del battaglione IX settembre Lola, la staffetta e guida partigiana, e il gruppo di comunisti (Ferdinando Giolli, Emilio Macazzola, Gianni Pavia e Raimondo Lazzari) provenienti dai campi d’internamento in Svizzera e destinati alla banda partigiana di Cogne. Solo Raimondo Lazzari sfuggirà fortunosamente alla morte grazie alle cure prestate da Sofia e Ada Cossard e all’intervento dei giovani partigiani di Cogne che, rischiando la vita, scesero a recuperare Lazzari.
Durante la commemorazione interverranno i sindaci e l’assessore Emily Rini, mentre i bambini della scuola primaria di Villeneuve e i ragazzi delle scuole secondarie di Malnate cureranno alcune letture. La cerimonia si concluderà con la voce di Maura Susanna.
Commenti disabilitati su “Lola e i caduti del 16 ottobre” – Villeneuve »