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L’occupazione di Verrès

1 Maggio 2020

1° maggio 1944
L’occupazione di Verrès

Da quasi un mese la banda Marius ha trasferito la sua sede a Champoluc (…) Il 30 aprile la banda al completo, forte di una sessantina di uomini, dopo aver requisito un camion e due torpedoni, scende a valle dalla sua sede e attacca il presidio delle SS italiane nei pressi della centrale di Isollaz. Nello scontro viene ucciso un milite, gli altri si arrendono e sono disarmati. I partigiani, molti dei quali indossano una vistosa camicia rossa, proseguono poi per Verrès, ove il presidio della GNR ed i distaccamenti della Guardia di Finanza e della milizia forestale depongono le armi, senza opporre un’effettiva resistenza. Nel contempo confluisce da Arnad anche la banda di Riccardino. Alcuni gruppi si dirigono verso la stazione ferroviaria, che viene occupata; altri istituiscono dei posti di blocco sulle via di accesso al paese. La popolazione di Verrès, a cui si uniscono parecchi abitanti dei paesi confinanti, si riversa nelle strade e forma un corteo che percorre le vie del centro; qua e là compaiono bandiere rosse; dai balconi si applaudono i partigiani.

Roberto Nicco, La Resistenza nella bassa Valle d’Aosta

Banda Marius

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25 Aprile | Commemorazione Verrès

25 Aprile 2020

Eccoci nella bella Verrès che tutti gli anni vedeva tante bandiere, sindaci di tutta l’Unité, bambini e partigiani.
In questo luogo il suo sindaco Giovenzi ha sempre dedicato belle e profonde parole ai nostri partigiani e oggi dedica loro questa poesia.
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“Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce.”
(Giuseppe Ungaretti)
Per i morti della Resistenza

verres2

verres3

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Calendario per le Iniziative per il 25 Aprile in Valle d’Aosta

12 Aprile 2014

Questo sarà un anno ricco di eventi e manifestazioni, non solo 25 Aprile. Ecco i prossimi eventi:

Martedì 22 aprile

Champdepraz – sala località Fabbrica

Ore 20,30 – Proiezione del video “In nome della libertà”, letture e interventi per ricordare la resistenza a Champdepraz

 

Mercoledì 23 aprile

Chatillon – Sala consiglio comunale

Ore 20,30 – Evento per i 70 anni della morte di Lexert, con canti, letture ed interventi.

 

FESTA DELLA LIBERAZIONE – VENERDI’ 25 APRILE

AOSTA – celebrazione ufficiale

Ore 10,00 – cimitero di Aosta

Santa Messa al Sacrario e deposizione di un corona.

Ore 11,10 – giardino della Rimembranza di via Festaz

Deposizione di una corona al monumento dei Morts de la Liberté.

A seguire

Corteo verso piazza Chanoux, alzabandiera, discorsi celebrativi di un esponente del comune di Aosta e dell’oratore dell’ANPI, Senatore Tullio Montagna.

Ore 16,45 – piazza Chanoux

Concerto della Banda Municipale di Aosta a ammaina bandiera.

 

AOSTA – TROFEO DELLA LIBERAZIONE

1° Memorial Ernesto Guglielminotti

Dalle ore 10 alle ore 17 – campi di Mont Fleury

Torneo di otto squadre di pulcini 2004 organizzato in collaborazione con UISP e il CENTRO GIOVANI CALCIATORI AOSTA

Dalle ore 18 alle ore 20 – campi di Mont Fleury

Torneo Over 50 organizzato in collaborazione con UISP e il CENTRO GIOVANI CALCIATORI AOSTA

 

AOSTA – FESTIVAL DELLA PAROLA – LES MOTS

Nella tensostruttura del Festival della parola – LES MOTS prende forma il progetto “In nome della libertà – volti e storie della resistenza in Valle d’Aosta” con gli oltre 20 teli appesi. Un progetto che parte adesso, ma che durerà nell’arco di tutto l’anno.

Durante tutta la giornata – piazza Chanoux

Proiezione del video “In nome della libertà” realizzato da Solal in collaborazione con la Presidenza della regione.

 

 

 

Ore 20,30 – piazza Chanoux

Serata in ricordo di Saverio Tutino con letture tratte dai suoi scritti e la partecipazione dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e Primarosa Pia, a sua volta “custode della memoria” e animatrice della mailing list “Deportati mai più”.

 

AOSTA  – MUSICA IN LIBERTA’

Dalle ore 16,00 alle 19,00 – place des Franchises

Concerto organizzato dai giovani dell’ANPI  con i gruppi EGIN – OMBRA E WOODY EXPERIENCE

 

BRISSOGNE e SAINT-MARCEL

Ore 10,00

Ritrovo dei partecipanti presso i rispettivi Comuni e deposizione delle corone ai Cippi dei Caduti.

Ore 11,00

Presso il Comune di Brissogne i Sindaci daranno il loro benvenuto ai partecipanti. Seguirà un Rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale di Brissogne.

 

FENIS

Ore 09,00 – località Chez Sapin presso il café Du Bourg

Ritrovo dei manifestanti con la banda musicale.

Ore 10,15

Messa in suffragio dei caduti

Benedizione monumenti guerre 1915/1918 e 1940/45

Discorso celebrativo tenuto dal Sindaco di Fénis, Giusto PERRON

 

SAINT-VINCENT

Ore 10,40

Raduno dei partecipanti davanti alla Chiesa.

Ore 11,00

Santa Messa nella chiesa parrocchiale

Deposizione corone ai monumenti ai caduti

Discorsi celebrativi

 

VERRES e ARNAD

VERRES

Ore 10.00 Ritrovo in piazza Ospedale

Ore 10.30 Corteo preceduto dalla Filarmonica di Verrès e deposizione di corona al monumento ai caduti in piazza XXV Aprile

Ore 10.45 Piazza René de Challand

Saluto del Sindaco Luigi Mello SARTOR e discorso celebrativo dell’oratore ANPI, consigliere regionale Raimondo DONZEL

 

ARNAD

Ore 11.45 Deposizione di una corona al monumento ai caduti

Saluto del Sindaco Pierre Bonel

Ore 13.00 Pranzo al ristorante “La Kiuva”

Ore 14.30 Gara di palet: “Trofeo anniversario della Liberazione”

 

DONNAS, PONT-SAINT-MARTIN e PERLOZ

PONT-SAINT-MARTIN

Ore 09.00 Ritrovo dei partecipanti presso la S.O.M.S.

Ore 10.00 Sfilata, commemorazione e deposizione di corone ai monumenti ai Caduti

DONNAS

Ore 11.00 Santa Messa nella chiesa parrocchiale

Ore 11.45 Deposizione corone e discorsi commemorativi ai monumenti ai Caduti

Ore 12.30 Pranzo presso il ristorante Les Caves

 

Mercoledì 30 aprile – LETTURE AL CASTELLO

Gressan – Castello Tour de Villa

Ore 21 – Presentazione del libro “Barbaro. Guido Ariano, storia di un partigiano garibaldino in Valle d’Aosta” con l’autrice Simona D’Agostino e lo storico valdostano Marco Cuaz.

 

28/29/30 aprile e 5 maggio – SETTIMANA DELLA RESISTENZA

Visite guidate per le scolaresche ai siti e al Museo della Resistenza di PERLOZ. Organizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura R.A.V.D.A. in collaborazione con l’ANPI, il comune di Perloz e l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Valle d’Aosta

 

Giovedì 1° maggio

Verres

Manifestazione con i sindacati per ricordare i 70 anni dalla Liberazione di Verres.

 

Venerdì 2 maggio

Aosta – Pzza Chanoux

Ore 15,30

Evento in collaborazione con l’Istituto Storico della resistenza e l’Istituzione Scolastica Lexert in ricordo di Emile Lexert. Canti, letture ed interventi dei ragazzi di secondo e terza media realizzati in collaborazione con il cantautore valdostano Roberto Contardo e Barbara Caviglia e Andrea Damarco – Replicante teatro.

 

Sabato 3 maggio

Arnad

Ore 10,30

Commemorazione, in collaborazione con il comune di Arnad dell’eccidio di Ville e l’inaugurazione della piazza, che verrà dedicata all’eccidio. Al vecchio nome della piazza “Piahe Keumeu-a” verrà aggiunto “Place 3 mai 1944” con apposizione di una targa ideata dall’ANPI.

Pranzo nella piazza offerto dall’amministrazione comunale

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Le nostre iniziative per la “FESTA DELLA LIBERAZIONE” 2013

17 Aprile 2013

Anche quest’anno il Comitato valdostano dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia presenta un ricco calendario di commemorazioni, iniziative culturali e sportive, previste in diversi comuni della Valle, per celebrare la “Festa della Liberazione”, dedicando ampio spazio alla riflessione, alla cultura e ad iniziative sportive che vogliono anche essere un momento di aggregazione accanto ai momenti più commemorativi del 25 aprile.

Il 25 aprile cade in un momento di gravissima crisi e speriamo che questa Festa, celebrata in tantissimi Comuni della Valle d’Aosta rimetta in moto la speranza nel solco delle sue radici autentiche : Antifascismo e Resistenza

L’ANPI sarà in campo, e lavorerà a fianco delle cittadine e dei cittadini, per compiere questo decisivo percorso, con passione e rinnovata energia: l’ANPI è la forza dei suoi giovani, della sua nuova stagione per la democrazia.

Una stagione di piena e straordinaria Liberazione.

Queste iniziative sono il frutto di una fattiva collaborazione con la Presidenza della Regione, le varie amministrazioni comunali, l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Valle d’Aosta, la fondazione Natalino Sapegno e l’Associazione UISP (Unione Italiana Sport per Tutti).

FESTA DELLA LIBERAZIONE 2013

CALENDARIO DELLE INIZIATIVE IN VALLE D’AOSTA

 

MORGEX

Mercoledì 8 maggio

Ore 18,00 – Tour de l’archet

Incontro organizzato in collaborazione con la Fondazione Sapegno con la staffetta partigiana e vicepresidente nazionale dell’ANPI, Marisa Ombra per discutere delle problematiche della libertà e dignità. L’incontro è sintetizzato nel messaggio che la scrittrice rivolge alle ragazze di oggi con il libro “Libere sempre” cercando di ritrovare emozioni, paure e desideri di quella ragazza del 1939, nella consapevolezza che essere giovani oggi non è molto diverso da averli avuti settant’anni fa e che anche i tempi di questa e quella gioventù hanno qualcosa in comune.

 

SARRE

Venerdì 19 aprile – Sarre

Ore 10,00 – chiesa di san Eustachio – Chesallet

Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Vescovo di Aosta

Ore 11 – piazzale della casa parrocchiale di Chesallet

Deposizione di una corona alla targa commemorativa di don Duc e discorsi commemorativi

Ore 11,20 – monumento in memoria di don Duc e dei caduti di tutte le guerre

Deposizione di una corona e resa d’onori

 

AOSTA

Giovedì 25 aprile

Ore 09,30 – cimitero di Aosta

Deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba di Orlando BEE, vicepresidente regionale dell’ANPI e brevi pensieri in sua memoria dei componenti della sezione di Aosta.

Ore 10,00 – cimitero di Aosta

Santa Messa al Sacrario e deposizione di un corona.

Ore 11,10 – giardino della Rimembranza di via Festaz

Deposizione di una corona al monumento dei Morts de la Liberté.

A seguire

Corteo verso piazza Chanoux, alzabandiera, discorsi celebrativi di un esponente del comune di Aosta e del sen. Umberto CARPI, componente del comitato.

Ore 17,00 – piazza Chanoux

Concerto della Banda Municipale di Aosta a ammaina bandiera.

Domenica 28 aprile

Ore 14,00 – casa di Babel in p.zza Chanoux

I partigiani ricordano il 28 aprile 1945 quando entrarono ad Aosta sollecitati da alcune letture curate dalla compagnia “Replicante teatro” in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Valle d’Aosta.

Giovedì 9 maggio

Ore 10,00 – biblioteca regionale

Incontro con alcune classi degli istituto superiori con le staffette partigiane Anna Cisero Dati e Marisa Ombra, vicepresidente nazionale dell’ANPI per discutere delle problematiche della libertà e dignità. L’incontro è sintetizzato nel messaggio che la scrittrice rivolge alle ragazze di oggi con il libro “Libere sempre” cercando di ritrovare emozioni, paure e desideri di quella ragazza del 1939, nella consapevolezza che essere giovani oggi non è molto diverso da averli avuti settant’anni fa e che anche i tempi di questa e quella gioventù hanno qualcosa in comune

 

SAINT-MARCEL e BRISSOGNE

Giovedì 25 aprile

Ore 10,00

Ritrovo dei partecipanti presso i rispettivi Comuni e deposizione delle corone ai Cippi dei Caduti.

Ore 11,00

Presso il Comune di Saint-Marcel i Sindaci daranno il loro benvenuto ai partecipanti. Seguirà un Rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale di Saint-Marcel.

Ore 12,30

Pranzo presso la trattoria “Come a casa” (ex bar Turismo) in Fraz. Prelaz di Saint-Marcel

Per prenotazioni pranzo chiamare entro il 22 aprile: Bionaz Piero tel 333 5099765, Blanc Cino tel 389 1621789, ristorante 0165 778789

FENIS

Giovedì 25 aprile

Ore 09,15 – località Chez Sapin presso il café Du Bourg

Ritrovo dei manifestanti con la banda musicale.

Ore 10,00

Messa in suffragio dei caduti

Benedizione monumenti guerre 1915/1918 e 1940/45

Discorso celebrativo tenuto dal Sindaco di Fénis, Giusto PERRON

Inni e canti eseguiti dal coro Saint Roch

Ore 13,00

Pranzo presso il ristorante “Lo Bistrot”

Per prenotazioni pranzo chiamare entro il 23 aprile al numero 389 1837254

SAINT-VINCENT

Giovedì 25 aprile

Ore 10,40

Raduno dei partecipanti davanti alla Chiesa.

Ore 11,00

Santa Messa nella chiesa parrocchiale

Deposizione corone ai monumenti ai caduti

Discorsi celebrativi

 

VERRES e MONTJOVET

Domenica 21 aprile

ISSOGNE

Ore 10.00 Partenza dal monumento ai caduti della 176^ BG per la PEDALATA DELLA MEMORIA (omaggio alle lapidi dei caduti sul percorso Issogne- Champdepraz-Montjovet)

MONTJOVET – area sportiva di località Berriat

Ore 11.30 Aperitivo con i partigiani e apertura dell’esposizione delle produzioni scritte ed iconografiche degli alunni

Ore 21.00 “L’ombra del fiore” – spettacolo teatrale e musicale a cura dei Replicante teatro accompagnati da Andrea Costamagna alla fisarmonica

Mercoledì 24 aprile

MONTJOVET – area sportiva di località Berriat

Ore 21.00 Presentazione, in anteprima, della pubblicazione curata da Silvia Berruto: “Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Liberazione” frutto del lavoro della Commissione Scuola “Dolores Abbiati”dell’ANPI di Brescia.

Giovedì 25 aprile

VERRES

Ore 09.30 Torneo di calcio “25 Aprile” – squadre veterani in collaborazione con l’UISP Valle d’Aosta

Ore 10.00 Ritrovo in piazza Ospedale

Ore 10.30 Corteo preceduto dalla Filarmonica di Verrès e deposizione di corona al monumento ai caduti in piazza XXV Aprile

Ore 10.45 Piazza René de Challand

Saluto del Sindaco Luigi Mello SARTOR e discorso celebrativo tenuto dal consigliere regionale Raimondo DONZEL

MONTJOVET

Ore 12.00 località Berriat

Deposizione di una corona al monumento ai caduti con il saluto del Sindaco Rinaldo GHIRARDI

Ore 13.00 Pranzo sociale presso il ristorante “Napoleon”

Ore 14.30 Gara di palet: “Trofeo anniversario della Liberazione”

Prenotazioni per pranzo al tel. 333 4671228

 

DONNAS, PONT-SAINT-MARTIN e PERLOZ

Giovedì 25 aprile

DONNAS

Ore 09.00 Deposizione di una corona al monumento ai Caduti

PONT-SAINT-MARTIN

Ore 09.30 Ritrovo dei partecipanti presso la S.O.M.S.

Ore 10.00 Deposizione di corone ai monumenti ai Caduti

PERLOZ

Ore 11.15 Santa Messa nella chiesa parrocchiale

Ore 12.00 Deposizione corone e discorsi commemorativi

Ore 12.30 pranzo sociale presso l’osteria “Ca du For”

prenotazione entro lunedì 22 – tel. 347 5833243

Ore 16.00 spettacolo teatrale “L’altra storia”

Cento anni di vicende italiane (1848-1948) rivisitati attraverso

testimonianze e canti popolari a cura del Gruppo Teatro Angrogna

Accompagneranno le cerimonie la Banda musicale di Pont-Saint-Martin e letture sulla Resistenza da parte di alunni dell’Istituzione Scolastica Mont Rose A”. 

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Discorso di Nedo Vinzio per il 25 Aprile a Verrès

3 Maggio 2012

Il discorso del vicepresidente regionale dell’A.N.P.I. Nedo Vinzio, in occasione della celebrazioni per il 25 Aprile di quest’anno a Verrès.

Cittadine e cittadini, signori sindaci, autorità militari, rappresentanti delle associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, rappresentanti degli ex internati nei campi di concentramento nazisti;

ringrazio il sindaco di Verrès, Luigi Mello Sartor, per il saluto che ci ha appena fatto in questa piazza e ringrazio tutti voi, qui convenuti per questa 67a celebrazione del 25 aprile.

Lo scorso anno, in questo giorno ricordavamo anche i 150 anni dell’unità d’Italia, che era stata festeggiata il 17 marzo precedente.

È stato un anno denso in quella ricorrenza, che ha permesso a tutti noi di ricordare le origini della nostra unità nazionale: il Risorgimento, ma anche la carta fondativa della Repubblica, la Costituzione nata dalla Resistenza, che guida da 64 anni il nostro agire di cittadini.

Oggi è però doveroso chiederci perché è ancora importante incontrarci in questa, come in molte altre piazze di questa Regione e d’Italia. Questa non deve essere e non è una domanda retorica.

Il presidente nazionale dell’ANPI Carlo Smuraglia nella sua relazione all’ultimo Consiglio Nazionale del 31 marzo e 1° aprile scorsi, relativamente al concetto da più parti auspicato nel corso di questi ultimi anni di fare avanzare la“memoria condivisa”, ha avuto modo di affermare concetti che personalmente mi sembrano rispondere alla domanda.

Scrive Carlo Smuraglia: Sulla Resistenza, è in atto da molti anni un’ondata di negazionismo, revisionismo e addirittura di “revanscismo”, per usare la icastica definizione di uno storico; si continua a negare il valore della guerra di liberazione, limitandola ad una “guerra civile”; si nega al 25 aprile il valore di Festa nazionale e addirittura si arriva a proporne l’abolizione come festività. E non parliamo del furibondo attacco alla Costituzione che in mille forme si è esplicata, da tanti anni, dapprima con la svalutazione e lo svuotamento, poi con la disapplicazione, ed infine con proposte di modifiche a dir poco incredibili; tant’è che un costituzionalista ha potuto intitolare un suo libro in modo significativo “L’assedio, la Costituzione e i suoi nemici1.

Ed allora, di che cosa parliamo, se ne mancano tutti i presupposti e sono in troppi da un lato a richiedere la “memoria condivisa” e dall’altro a fare il possibile perché essa sia irrealizzabile?

Lo storico Giovanni De Luna, in un suo recente libro, fa riferimento a quel patto “minimo” che dovrebbe esistere in ogni Paese civile, circa le fondamenta della nazione, un patto attorno al quale si dovrebbe costruire la convivenza civile e le sue espressioni storiche, i monumenti, le lapidi, le festività, gli insegnamenti nelle scuole e così via.

Ma questo patto “minimo”, da noi, non si è mai realizzato; ed è davvero grave che neppure questo sia stato possibile, se non sotto un unico profilo, che è quello del tentativo di mettere sullo stesso piano i combattenti per la libertà e quelli per la dittatura e l’occupazione straniera.

A questo gioco non possiamo starci. E tuttavia, dobbiamo continuare ad insistere perché il Paese faccia i conti con la propria storia, con lealtà e chiarezza, e divenga finalmente possibile almeno la realizzazione di quel patto minimo di cui parla De Luna.

Fare i conti con la storia, vuol dire insistere con convinzione nel ricordare che la Resistenza non fu guerra civile di italiani contro italiani, come, in Spagna nel 1936, si era avuto uno scontro di spagnoli contro spagnoli, ma fu invece la lotta tra combattenti italiani e soldati contro gli invasori tedeschi ed i loro collaboratori repubblichini. Fu un momento esemplare in cui si combatterono i difensori della libertà, della democrazia e della giustizia sociale contro gli adulatori della tirannia. Ciò va detto e ripetuto sempre; senza timore di cadere nella retorica resistenziale.

Concedetemi però anche una breve digressione. Pure se non è mia intenzione dare una ricostruzione storica dei fatti e dei protagonisti del secondo dopoguerra, voglio semplicemente affermare che fare i conti con la propria storia significa anche ricordare quel che è avvenuto dopo la guerra di liberazione, con il tentativo di colpo di stato Borghese e con i lunghi anni del terrorismo e delle stragi che continuano a non trovare colpevoli: dopo Piazza Fontana a Milano, anche l’assoluzione di tutti gli imputati intervenuta con la sentenza di Piazza della Loggia a Brescia del 14 aprile scorso riapre una ferita nella carne viva di tutti gli antifascisti e i democratici e ricorda dolorosamente a noi tutti le anomalie di una democrazia non pienamente compiuta.

Ancora oggi a distanza dal 25 aprile del ’45 è quindi importante trovarci qui non solo a ricordare i tragici eventi del 1943-45, i lutti che quel periodo ha lasciato e il buio del ventennio che li precedette, la differenza incolmabile e indimenticabile tra chi stava dalla parte della libertà e chi dalla parte della tirannia, ma anche per testimoniare, come ha avuto modo di scrivere il Presidente Napolitano nel suo libro “Una e Indivisibile”, quello che gli italiani hanno mostrato di essere in periodi cruciali del loro passato, e sulle grandi riserve di risorse umane e morali, d’intelligenza e di lavoro di cui disponiamo, perché le sfide e le prove che abbiamo davanti sono più che mai ardue, profonde e di esito incerto.

Questa, a ben pensarci, è la ragione di fondo per la quale, persone di diverso orientamento politico e religioso ma di uguale convinzione antifascista determinate a non mollare mai, sentono il bisogno di ritrovarsi nel giorno della festa della Liberazione.

Per ciò che ha rappresentato la guerra di Liberazione ma anche perché in questo momento cruciale della vita della nazione c’è bisogno che le cittadine e i cittadini, tutti noi, mettiamo in campo le migliori risorse di cui disponiamo nell’interesse collettivo, per costruire e consolidare quel sentimento minimo di comunanza che solo ci consentirà per l’appunto di superare questi momenti difficili.

Il ricordo! Il ricordo si costruisce anche per stratificazione e per passaggio di conoscenze da chi quell’epoca, quegli eventi li ha vissuti direttamente a coloro i quali sono venuti dopo. Chi li ha conosciuti attraverso il vissuto familiare: io, come molti di noi, abbiamo conosciuto la Resistenza dai ricordi del padre o di altri familiari; ma anche attraverso le memorie dei compagni e degli amici che sono ancora qui e che ancora ci raccontano di quei momenti ormai lontani.

Ma la memoria si trasmette naturalmente anche attraverso la scuola. Ricordavamo lo scorso anno in questa piazza e in questa ricorrenza del 25 aprile come la scuola, tanto criticata durante la troppo lunga stagione che, è bene ricordarlo, è passata da pochi mesi – ricordiamoci che il governo Monti si è insediato solamente il 16 novembre scorso: 5 mesi fa – costituisca, la scuola ribadisco, un baluardo insostituibile per il mantenimento della memoria collettiva.

E questo pone oggi innanzi a noi tutti un altro compito, forse ancora più importante benché non semplice. La sfida è spiegare, ai più giovani soprattutto, perché i valori della Resistenza – che pure non è stata un blocco monolitico ma un movimento fatto da uomini e donne diversi tra loro – siano ancora oggi il motore e il sale della democrazia. Spiegare i valori e le speranze significa restituire senso alla Resistenza, dando concretezza a quei principi di antifascismo, libertà, democrazia che ne costituiscono il nucleo unitario più vitale.

Oggi viviamo in uno stato libero perché qualcuno ha pensato a questo prima ed è importante ricordare che chi ci ha pensato allora – ed erano in gran parte giovani sui vent’anni – non aveva mai vissuto in libertà, men che meno in democrazia.

Solo ascoltando il racconto dei più anziani si capisce cosa sono state la dittatura, la guerra, la privazione delle libertà; solo dai loro racconti i più giovani possono apprezzare cosa sono e quanto valgono la democrazia, la pace e la prosperità, anche e soprattutto in momenti difficili e gravi come quelli che stiamo vivendo.

Il 25 aprile 1945 segnò l’apice del risveglio della coscienza nazionale e civile italiana impegnata nella rivolta contro gli invasori e come momento di riscatto morale di una importante parte della popolazione italiana dopo il ventennio di dittatura fascista.

Per questo possiamo dire oggi che il 25 aprile è la Festa del popolo che si identifica nei valori della Resistenza: unità, libertà e antifascismo.

Perciò possiamo dire anche che con la liberazione dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista – frutto del sacrificio di tanti giovani ragazzi e ragazze che, pur appartenendo ad un ampio ed eterogeneo schieramento politico (dai comunisti ai militari monarchici, passando per i gruppi cattolici, socialisti ed azionisti), si chiamavano con un solo nome: partigiani! – possiamo perciò dire che la Resistenza e il 25 aprile rappresentano anche il momento nel quale il popolo italiano ha ancorato nella storia i tratti fondamentali della propria identità di stato moderno e democratico.

Una democrazia che si fonda sulla pace, sulla partecipazione dei cittadini, sul lavoro, sulla giustizia sociale, sul rispetto della persona umana e dei suoi diritti, sul rifiuto di ogni discriminazione sociale, razziale, politica e culturale, sull’uguaglianza nei diritti e nei doveri.

Per concludere fatemi ancora dire che è importante, che occorre che noi ricordiamo sempre come la stessa storia dell’Italia repubblicana si fondi completamente nell’esperienza dell’antifascismo che Piero Calamandrei definì “quel monumento che si chiama ora e sempre Resistenzae che Sandro Pertini indicò come “un secondo Risorgimento i cui protagonisti furono le masse popolari.

Per questo ancora oggi la memoria di quei fatti che chiamiamo 25 aprile è essenziale per noi, per i nostri figli e per le generazioni a venire, per questo Paese insomma.

Viva la Resistenza, viva l’Italia, viva l’Europa unita, viva la Pace.

Michele Ainis

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Calendario delle iniziative per il 25 Aprile 2012, Anniversario della Liberazione

18 Aprile 2012

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

VALLE D’AOSTA


AOSTA

 

Venerdì 20 aprile

ATELIER ALEPH – via Martinet

Dalle ore 21,00

Staffetta di letture ad alta voce dedicate alla guerra partigiana e alla Liberazione. Durante la serata proiezione delle fotografie di Giuliana Ferrero, intervista ad Anna Cisero Dati ed esposizione del ritratto di “Lola” donato da Barbara Tutino all’associazione.

 

Mercoledì 25 aprile

Ore 10,00 – cimitero di Aosta

Santa Messa al Sacrario e deposizione di un corona.

 

Ore 11,15 – giardino della Rimembranza di via Festaz

Deposizione di una corona al monumento dei Morts de la Liberté.

 

A seguire

Corteo verso piazza Chanoux, alzabandiera, lettura collettiva dei primi 12 articoli della Costituzione della Repubblica Italiana nell’ambito del progetto “Collettivamente memoria”, discorsi celebrativi del sindaco Bruno Giordano e del vicepresidente nazionale dell’ANPI Alessandro POLLIO SALIMBENI.

Ore 17,00 – piazza Chanoux

Concerto della Banda Municipale di Aosta a ammaina bandiera.

 

 

SAINT-MARCEL e BRISSOGNE

 

Mercoledì 25 aprile

Ore 10,00

Ritrovo dei partecipanti presso i rispettivi Comuni e deposizione delle corone ai Cippi dei Caduti.

 

Ore 11,00

Presso il Comune di Brissogne i Sindaci daranno il loro benvenuto ai partecipanti ed accoglieranno i neo maggiorenni dei due Comuni, seguirà un Rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale di Brissogne.

 

Ore 12,30

Pranzo presso il Ristorante “Les Laures” in Fraz. Grand Brissogne (prenotazioni pranzo entro il 22 aprile: Bionaz Piero tel 333 5099765, Blanc Cino tel 389 1621789)

 

 

FENIS

 

Mercoledì 25 aprile

Ore 09,45

Ritrovo dei manifestanti con la banda musicale in località “Chez Sapin”

 

Ore 10,30

Messa in suffragio dei caduti

Benedizione monumenti guerre 1915/1918 e 1940/45

Discorso celebrativo tenuto dal Sindaco di Fénis, Giusto PERRON

Inni e canti eseguiti dal coro Saint Roch

Aperitivo presso la “Chatelaine”

 

Ore 13,00

Pranzo presso il ristorante la “Dei cacciatori”

Per prenotazioni pranzo chiamare entro il 23 aprile al numero 329 4392548

 

 

 

SAINT-VINCENT

 

Mercoledì 25 aprile

Ore 10,40

Raduno dei partecipanti davanti alla Chiesa.

 

Ore 11,00

Santa Messa nella chiesa parrocchiale

Deposizione corone ai monumenti ai caduti

Discorsi celebrativi

 

Ore 12,35 Pranzo sociale

 

 

 

VERRES, ISSOGNE, MONTJOVET e CHAMPDEPRAZ

 

Sabato 21 aprile

CHAMPDEPRAZ – salone polivalente in fraz. Fabbrica

Ore 16.00 Tavola rotonda con i partigiani

Ore 21.00 Esibizione “CORO BAJOLESE”

 

Domenica 22 aprile

ISSOGNE – municipio

Ore 09.00 Consegna delle onorificenze a partigiani e combattenti da parte del Comune di Issogne

Ore 10.30 Partenza PEDALATA DELLA MEMORIA (omaggio alle lapidi dei caduti sul percorso Issogne- Champdepraz-Montjovet)

CHAMPDEPRAZ – salone polivalente in fraz. Fabbrica

Ore 21.00 Rappresentazione teatrale “Oltre il Ponte”della Compagnia PLASTICO 808 TEATRO

 

Martedì 24 aprile

CHAMPDEPRAZ – salone polivalente in fraz. Fabbrica

Ore 21.00 Presentazione del volume : “Voluntarios internacionales de la libertad”; antifascisti valdostani volontari nella guerra civile di Spagna (1936-1939) di Giampaolo Giordana

 

Mercoledì 25 aprile

VERRES

Ore 10.00 Ritrovo in piazza Ospedale

Ore 10.30 Corteo preceduto dalla Filarmonica di Verrès e deposizione di corona al monumento ai caduti in piazza XXV Aprile

Ore 10.45 Piazza René de Challand

Saluto del Sindaco Luigi MELLO SARTOR e discorso celebrativo tenuto dal Vicepresidente dell’ANPI Valle d’Aosta Nedo VINZIO

CHAMPDEPRAZ

Ore 12.00 Cerimonia al monumento ai caduti in loc. Capoluogo con il saluto del Sindaco Luigi BERGER e del Consigliere regionale Raimondo DONZEL

Ore 13.00 Pranzo sociale presso il salone polivalente in fraz. Fabbrica (Prenotazioni per pranzo al tel. 333 4671228)

Ore 14.30 Gara di palet: “Trofeo anniversario della Liberazione”

 

 

 

PONT-SAINT-MARTIN e DONNAS

Martedì 24 aprile

PONT-SAINT-MARTIN – auditorium

Ore 18.00 Spettacolo in collaborazione con l’Istituzione scolastica Mont Rose A “Suoni di libertà” con la fanfara e il coro della scuola media C. Viola e la Rock Band Cambio Scena e premiazione del concorso per la realizzazione del logo della sezione.

 

Mercoledì 25 aprile

DONNAS

Ore 09.00 Deposizione di una corona al monumento ai Caduti

PONT-SAINT-MARTIN

Ore 10.00 Ritrovo dei partecipanti presso il CRAL Comunale – Rinfresco

Ore 11.00 Santa Messa nella chiesa parrocchiale

Ore 11.45 Deposizione corone al monumento ai caduti, letture di testimonianze e discorsi commemorativi in Piazza 1° Maggio

Ore 12.30 pranzo sociale presso il ristorante “Bocciodromo” (prenotazione entro venerdì 22 – tel. 347 7189744)

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Verrès | Commemorazione del 25 aprile di Nedo Vinzio

7 Maggio 2011

Cittadini, signori sindaci, autorità militari, rappresentanti delle associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, rappresentanti degli ex internati nei campi di concentramento nazisti,

ringrazio il sindaco di Verrès, Luigi Mello Sartor, per il saluto appena portato a questa piazza e ringrazio tutti voi, qui convenuti per questa celebrazione del 25 aprile.

Questo è anche l’anno in cui si ricorda l’altra ricorrenza fondativa dello stato italiano: i 150 anni della sua unità, che è stata festeggiata il 17 marzo scorso.

L’emozione – non posso nasconderlo – è grande e all’emozione si aggiunge un doveroso pudore. In questi ultimi giorni mi sono infatti più volte chiesto quale diritto mi conceda di parlare in questa piazza ed in questa ricorrenza, quando qui con me e con voi ci sono alcuni dei diretti protagonisti di quella lotta di Liberazione che celebriamo e che avrebbero certo più titolo di me a tenere il discorso ufficiale.

Non sono uno storico, l’unico motivo che mi concede questo privilegio è forse quello di essere figlio, nipote e amico di partigiani combattenti, di avere perciò da sempre respirato l’aria sana di chi quei periodi tragici, ma anche esaltanti li ha vissuti in prima persona.

È con questi dubbi, ma è per questo, per la forza che mi da questo senso di appartenenza che cercherò qui e con voi di fare oggi del mio meglio.

Anche se in modo diverso, sono tanti gli aspetti legati alla data del 25 aprile.

In primo luogo noi oggi ricordiamo la fine della seconda guerra mondiale. Essa fu, per il nostro paese, una vera sciagura: milioni di Italiani e tra loro molti valdostani, furono mandati a combattere, a soffrire e a morire in, Francia, in Grecia, in Africa, nei Balcani, in Russia.

Dal ’43 si cominciò poi a combattere e a morire anche in Italia e dopo l’armistizio dell’8 settembre di quell’anno nacque presto la vicenda della Resistenza che fino all’aprile del ’45 pose le basi della società nella quale ancora oggi viviamo.

Inoltre è bene sempre ricordare, come ci invita a fare nella premessa del suo libro La Resistenza in Valle d’Aosta l’On. Roberto Nicco, che … La vicenda della Resistenza si sviluppa anche qui, per tanti aspetti, lungo linee comuni a quelle di altre zone, ma, nello stesso tempo, è segnata da caratteri specifici che la contraddistinguono fortemente. La questione valdostana, ovvero la definizione dell’assetto della Valle d’Aosta nel dopoguerra, …

Questa storia, italiana e valdostana, fu la catastrofe di gran lunga la più devastante e dolorosa della sua storia.

Il fascismo va giudicato anche sullo sfondo di tale disastro: ed il giudizio è, e sarà sempre un giudizio di condanna inappellabile, che nessun maldestro, antistorico, meschino e vergognoso tentativo revisionista potrà, dovrà, cancellare.

Concedetemi una digressione: mi riferisco qui alla presentazione al Senato, lo scorso 29 marzo, da parte di alcuni senatori del Pdl, di un ddl costituzionale per abolire la norma transitoria della Carta che vieta la ricostituzione del Partito nazionale fascista. Sebbene il presidente del Senato si sia dichiarato sorpreso ed esterrefatto che da parte di alcuni rappresentanti dell’attuale maggioranza parlamentare si arrivi a tanto e che anche molti altri parlamentari abbiano condannato l’iniziativa, ciò rappresenta l’ennesimo piccolo gesto mirato, ma molto significativo, per distruggere i pilastri della nostra Costituzione.

Ma dalla rovina della guerra nacque anche la volontà di riscatto della nazione.

La riscattarono i militari che, abbandonati dalla viltà del re, dalla vigliaccheria di politici e degli alti comandi militari, non si piegarono ai tedeschi e poi ai fascisti di Salò.

La riscattarono i partigiani delle tante e diverse formazioni combattenti, i civili dei nostri paesi, le donne, i tanti preti inermi ma coraggiosi.

Per tutto ciò possiamo dire, dobbiamo dire, che il 25 aprile è l’evento fondante il nostro vivere civile, quello che fa di noi un popolo indipendente e libero, anche nonostante le poco edificanti vicende che la nostra nazione vive oggi.

È con la Resistenza che abbiamo conquistato ancora una volta, per la seconda volta, la nostra indipendenza. È anche per questo che oggi vogliamo ricordare qui anche i 150 anni dell’Unità d’Italia e la nostra carta fondamentale: la Costituzione della Repubblica che, frutto della Resistenza, che ha riscattato questo paese dal fascismo a prezzo di atroci sofferenze di popolo, ha garantito che gli italiani, i valdostani, abbiano potuto vivere nella pace, nella libertà e nella democrazia ed anche nel benessere per i sessantasei anni che ci separano dalla Liberazione.

Questo ci porta al secondo aspetto per il quale siamo qui oggi: la difesa della Carta Costituzionale, più che mai sotto attacco.

Diceva Piero Calamandrei, che abbiamo ricordato poche settimane fa ad Aosta, in piazza Manzetti, leggendo la celebre epigrafe dedicata a Duccio Galimberti: “Lo avrai, camerata Kesselring…” in risposta alla folle pretesa del monumento che gli italiani avrebbero dovuto erigere al boia delle Fosse Ardeatine, delle Stragi di Marzabotto, di Sant’Anna di Stazzema e molte altre.

Diceva Piero Calamandrei, appunto, nell’introduzione al corso sulla Costituzione italiana, tenuto a Milano nel gennaio 1955, … la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità; e ancora, ….. Ci sono tante belle cose da vedere, da godere oltre che ad occuparsi di politica. E la politica non è una piacevole cosa. Però, la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai.

E vi auguro, di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai ricordandovi ogni giorno, che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica.

Calamandrei, sempre a proposito della Carta Costituzionale, diceva anche:

Quando io leggo: nell’articolo 2 “L’adempimento dei doveri inderogabili, di solidarietà, politica, economica e sociale” o quando leggo nell’articolo 11 “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli”, “la patria italiana in mezzo alle altre patrie”, ma questo è Mazzini! Questa è la voce di Mazzini.

O quando io leggo nell’articolo 8: “Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge”, ma questo è Cavour!

O quando io leggo nell’articolo 5 “La Repubblica, una ed indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali”, ma questo è Cattaneo!

O quando nell’articolo 52 io leggo, a proposito delle forze armate “L’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica”, l’esercito di popolo, e questo è Garibaldi!

O quando leggo all’articolo 27 “Non è ammessa la pena di morte”, ma questo, oh studenti milanesi, è Beccaria!

Mi è sembrato giusto, doveroso anzi, ricordare oggi e qui queste parole. Le preoccupazioni, ma anche l’orgoglio morale ed etico di un protagonista di quegli anni e di quelle vicende a pochi anni: 10, dalla fine della guerra.

Doveroso perché con voi oggi, a oltre sessant’anni di distanza dalla Liberazione, noi riconosciamo il ruolo importante, fondamentale dei giovani e delle loro istituzioni scolastiche, tanto vituperate, nella difesa dei valori della costituzione, in una staffetta non solamente ideale tra l’ultima generazione che ha vissuto sotto il giogo fascista, che è ancora qui con noi oggi, e chi ha potuto vivere in democrazia ma che proprio perciò deve difenderne i valori che non vanno mai dati per scontati, né acquisiti una volta per tutte.

Mi sia concessa anche qui una divagazione: il Presidente del Consiglio Berlusconi ha recentemente dichiarato nel discorso al congresso dei Cristiano-Riformisti il 26 febbraio 2011 e ancora ribadito il 16 aprile scorso: «Crediamo nell’individuo e riteniamo che ciascuno debba avere il diritto […] di poter educare i figli liberamente, e liberamente vuol dire di non essere costretto a mandarli a scuola in una scuola di Stato dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare dei princìpi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli educandoli nell’ambito della loro famiglia».

Io, noi, crediamo che l’educazione, ora più che mai sotto attacco, è qualcosa che non si inculca. Né a scuola, né in famiglia e né altrove: la scuola e la famiglia devono educare, non inculcare. L’educazione è fatta di insegnamenti, di modelli pedagogici, di suggerimento di valori, di inviti allo studio, e di quant’altro sia non invasivo ma propositivo. “Inculcare” significa imporre qualcosa, indottrinare a forza, come facevano i regimi dittatoriali con le rispettive propagande.

Infine, vorrei ancora fare un’ultima breve considerazione sui fatti di questi giorni, determinati dalle insurrezioni dei popoli dei paesi nordafricani, delle repressioni che essi subiscono, degli esodi che esse determinano verso i paesi europei, in primis l’Italia.

Le risposte che gli Stati dell’Europa stanno offrendo, con i loro poco maturi comportamenti, dettati quasi esclusivamente da logiche di interesse elettorale, hanno creato il terreno fertile perché il Ministro Maroni, ma anche la leader del Fronte Nazionale d’estrema destra francese Le Pen, ipotizzare l’uscita dei nostri Paesi dalla Comunità Europea.

Anche in questo caso il richiamo ai nostri trascorsi storici si impone. L’idea di Europa come la viviamo oggi è nata dopo il 1945 per chiudere definitivamente il capitolo delle guerre europee; un capitolo lungo oltre duemila anni.

Se noi non inseriamo la nostra lotta di liberazione nazionale in quella più ampia lotta che tutta l’Europa combatté per riconquistare sé a se stessa nella libertà e nella democrazia, rischiamo di non cogliere tutta intera la carica liberante presente nella data del 25 aprile.

Le levatrici di quell’idea d’Europa furono tre statisti: i francesi Jean Monnet e Robert Schuman e l’italiano Altiero Spinelli. Dalla loro spinta ideale è venuta alla luce la Comunità Europea, perché l’allargarsi degli orizzonti non significasse perdersi, ma ritrovarsi insieme a tantissimi altri che in paesi diversi combatterono un’eguale battaglia per aprire prospettive di pace e di progresso che solo un’ Europa libera, solidale e ricca delle sue diverse culture, può garantire.

Certo, i problemi che oggi incalzano sono nuovi e gravi ma non è ritornando indietro che li si risolvono. Se quello che ricerchiamo ancor oggi è un di più di libertà, anche per chi è al di là del mare, di democrazia, di giustizia, di solidarietà, di rispetto, di tolleranza e di pace è sempre alle radici della Resistenza il luogo a cui dobbiamo tornare, là dove democrazia, libertà e giustizia e pace furono guadagnate con enormi sacrifici e indicibili sofferenze, fino all’incontenibile felicità del 25 aprile 1945.

Viva la Resistenza, viva l’Italia che compie quest’anno i 150 anni di unità, viva l’Europa unita, viva la pace.

Nedo Vinzio, Vice Presidente ANPI Valle d’Aosta.


Verrès, 25 aprile 2011 | Nedo Vinzio

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25 APRILE IN VALLE D’AOSTA

22 Aprile 2011

A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

VALLE D’AOSTA


CALENDARIO DELLE INIZITIVE | 25 APRILE 2011

ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

AOSTA

Ore 10,00 Ritrovo dei partecipanti presso il cimitero di Aosta

Messa al Sacrario e deposizione di un corona.

Ore 11,00 Ritrovo dei partecipanti all’angolo della biblioteca regionale per la distribuzione delle coccarde dell’ANPI.

Ore 11,15 In piazza Chanoux, alzabandiera, discorsi delle autorità e lettura collettiva dei primi 13 articoli della Costituzione della Repubblica Italiana nell’ambito del progetto “Collettivamente memoria 2011”.

Ore 11,45 Le celebrazioni si sposteranno nel Giardino della Rimembranza, in via Festaz, per la deposizione di una corona al monumento dei Morts pour la Liberté e il discorso celebrativo tenuto da Andrea LAMBERTI, il più giovane componente del comitato regionale dell’ANPI.

SAINT-MARCEL e BRISSOGNE

Ore 10,00 Ritrovo dei partecipanti presso i rispettivi Comuni e deposizione delle corone ai Cippi dei Caduti.

Ore 11,00 Ritrovo dei partecipanti presso il Comune di Saint-Marcel e interventi dei Sindaci dei due Comuni e di Piero BIONAZ, componente del comitato regionale dell’ANPI e presidente di sezione. Seguirà quindi un rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale di Saint-Marcel.

Ore 12,30 Pranzo presso la Trattoria “Come a Casa” (ex Bar Turismo) in Fraz. Prelaz – Saint-Marcel

Per prenotazioni pranzo chiamare entro il 22 aprile:

Bionaz Piero tel 333 5099765

Blanc Cino tel 3891621789

Ristorante tel 0165 778789

FENIS

Ore 10,00 Ritrovo dei manifestanti con la banda musicale in località “Chez Sapin”

Ore 10,45 Messa in suffragio dei caduti

Benedizione monumenti guerre 1915/1918 e 1940/45

Discorso celebrativo tenuto dal Sindaco di Fénis, Giusto PERRON

Inni e canti eseguiti dal coro “Saint Roch”

Aperitivo presso la “Châtelaine”

Ore 13,00 Pranzo presso il ristorante la “Châtelaine”

Per prenotazioni pranzo chiamare entro il 22 aprile il ristorante – tel 0165764264

SAINT-VINCENT

Ore 11,00 Raduno dei partecipanti davanti al Municipio.

Ore 11,30 Messa nella chiesa parrocchiale

Deposizione corone ai monumenti ai caduti

Discorsi celebrativi tenuti dal Sindaco di Saint-Vincent, Geom. Adalberto PEROSINO e dal Sen. Cesare DUJANY

Ore 12,45 Pranzo sociale

PONT-SAINT-MARTIN e DONNAS

> PONT-SAINT-MARTIN

Ore 9,30 Ritrovo dei partecipanti presso il CRAL Comunale – Rinfresco

Deposizione corone ai monumenti dei caduti di Piazza IV Novembre

e di piazza I° Maggio

> DONNAS

Ore 11,00 Ritrovo dei partecipanti in Piazza della Stazione

Ore 11,15 Messa

Ore 12,00 Deposizione corone al monumento ai caduti

Discorsi commemorativi e orazione ufficiale tenuta dal Consigliere Regionale

Raimondo DONZEL

Ore 12,45 pranzo presso il ristorante “L’Enfant Prodige”

prenotazione entro venerdì 22 – tel. 0125 344261

La Banda Musicale di Donnas accompagnerà tutta la manifestazione.

VERRES e ISSOGNE

Sabato 23 aprile

> ISSOGNE

Ore 16,00 Tavola rotonda con i partigiani presso il salone in frazione Colombière

Domenica 24 aprile

> ISSOGNE in località Castagneti

Ore 21,00 Concerto del cantautore Fabrizio ZANOTTI

Ore 23,00 Discoteca MIDNIGHT EXPRESS

Lunedì 25 aprile

> VERRES

Ore 10,00 Ritrovo dei partecipanti in piazza Ospedale

Partenza mezza maratona dei 150 anni dell’unità d’Italia

Corteo preceduto dalla Filarmonica di Verrès

Ore 10,30 Deposizione di una corona al monumento ai caduti

Ore 10,45 In Piazza René de Challand

saluto del Sindaco di Verrès Luigi MELLO SARTOR

– discorso celebrativo tenuto dal Vicepresidente dell’ANPI Valle d’Aosta

Nedo VINZIO

> ISSOGNE

Ore 11,45 Cerimonia al monumento ai caduti della 176° Brigata Garibaldi

alla presenza delle autorità, con la partecipazione dei bambini delle scuole

e della Filarmonica di Verrès

Arrivo mezza maratona dei 150 anni dell’unità d’Italia

Ore 12,30 Pranzo presso il salone polivalente di frazione Colombière

Ore 14,30 Gara di palet: “Trofeo anniversario della Liberazione” in località Bosset

Martedì 26 aprile

> ISSOGNE

Ore 20,30 Conferenza sulla Resistenza in Valle d’Aosta – relatori Antonella DALLOU

Paolo MOMOGLIANO LEVI – Roger VUILLERMIN – presso l’auditorium delle scuole.

Per prenotazioni pranzo: ANPI – 3334671228

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FESTA DELLA RESISTENZA 2011

19 Aprile 2011

66° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

150° Anniversario dell’Unita’ d’Italia

PROGRAMMA “FESTA DELLA RESISTENZA”
23-24-25-26 APRILE 2011

ISSOGNE

Sabato 23 aprile

16.00 – Tavola rotonda con i partigiani presso il salone polivalente in frazione Colombière

Domenica 24 aprile

in località CASTAGNETI

21.00 – Concerto del cantautore Fabrizio ZANOTTI
23.00 – Discoteca MIDNIGHT EXPRESS

VERRÈS | ISSOGNE

Lunedì 25 aprile

10.00 – Ritrovo a VERRÈS in piazza Ospedale e partenza della mezza maratona dei 150 anni dell’Unità d’Italia
10.30 – Corteo e deposizione di una corona al monumento ai caduti
10.45 – Piazza René de Challand
– saluto del Sindaco di Verrès Luigi Mello Sartor
– discorso celebrativo tenuto da Nedo Vinzio, Vicepresidente dell’ANPI Valle d’Aosta

11.45 – Cerimonia a ISSOGNE al monumento ai caduti della 176° Brigata Garibaldi
12.15 – Arrivo mezza maratona dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
12.30 – Pranzo presso il salone polivalente di frazione Colombière
14.30 – Gara di palet: “Trofeo anniversario della Liberazione” in località Bosset

ISSOGNE

Martedì 26 aprile

20.30 – Conferenza sulla Resistenza in Valle d’Aosta, relatori Antonella Dallou – Paolo Momigliano Levi – Roger Vuillermin presso l’auditorium delle scuole.

Info per pernottamenti, ristoranti e prenotazioni pranzo del 25 aprile:
ANPI 3334671228

25 Aprile | Festa Partigiani | loc. Castagneti Issogne