Appello dell’ANPI per le elezioni amministrative del 10 maggio

Aprile 14th, 2015 Nessun commento »

Per una regione rinnovata, nei valori della Costituzione, dell’antifascismo e della democrazia

 

Il 10 maggio, in quasi tutti i comuni della Valle, ci sarà il rinnovo dei Consigli Comunali e l’elezione dei Sindaci.

Un voto importante perché potrà incidere positivamente sul nostro tessuto democratico, proprio negli organismi più vicini alle esigenze ed alle necessità delle popolazioni.

L’ANPI – in assoluta indipendenza ed autonomia rispetto ai programmi ed ai candidati – ritiene doveroso, in primo luogo, invitare tutte le persone a partecipare al voto.

La sovranità popolare si esprime – prima di tutto – votando e non è accettabile che, proprio in un momento così complesso e difficile delle istituzioni e degli enti locali, in questo periodo soggetti a riforme profonde, si rinunci ad un diritto, che – nel contempo – è anche assunzione di responsabilità e condizione per esigere dagli eletti il rispetto degli impegni assunti.

In questo momento di grande disorientamento e sfiducia é necessario che la politica torni, ovunque, alla sua funzione essenziale, che è quella di perseguire l’interesse collettivo. E’ necessario restituire effettività all’art. 97 della Costituzione, che richiede il “buon andamento” e “l’imparzialità” dell’amministrazione pubblica;è indispensabile anche creare le condizioni perché i cittadini eletti a cariche pubbliche adempiano alla loro funzione “con disciplina e onore” e con precisa osservanza della Costituzione e delle leggi (art. 54 Cost.).

Le amministrazioni che verranno elette dovranno garantire correttezza e trasparenza e facilitare l’inclusione.

L’ANPI chiede il rifiuto esplicito di ogni forma risorgente di fascismo e, in questo senso, chiede altresì l’impegno per una politica di accoglienza per quanti fuggono da guerre, dittature e carestie.

Al centro dei programmi delle future amministrazioni comunali chiediamo siano presenti:

– il lavoro: certo i nostri piccoli comuni poco possono incidere in una situazione diventata difficile per molti, ma anche solo un piccolo passo in questa direzione (lavori di utilità sociale, attenzione al settore turistico, difesa della montagna) significa essere al fianco di chi ha bisogno.

– l’attenzione per le esigenze sociali delle donne (la cui realizzazione è indispensabile perché si possa parlare di parità e di pari opportunità);

– una particolare attenzione nei confronti dei giovani, che vanno in tutti i modi aiutati a realizzarsi e ad occupare, nella società, il posto che loro spetta ed agli anziani, al rispetto per gli stessi ed il loro profondo ruolo sociale, anche attraverso i servizi a loro dedicati.

Su queste linee invitiamo i candidati di accettare questa impostazione e questi impegni, impegnandosi a praticare concretamente l’antifascismo e la democrazia, adempiendo anche al dovere della memoria. Per questo deve esserci, da parte delle amministrazioni locali, un impegno formale

              a partecipare e promuovere iniziative, commemorazioni ed eventi per ricordare i 70 anni della Liberazione

              a prendersi cura dei cippi, lapidi e monumenti presenti nei propri territori comunali, comprese le tombe nelle quali sono sepolti i partigiani caduti durante la Resistenza.

per un 8 Marzo Resistente – presentazione del libro “La scelta di Lea”

Marzo 2nd, 2015 Nessun commento »

 

Anpi Valle d’Aosta, Libera VdA, Zonta Club, Amici Tour de Villa e il Comune di Gressan invitano la popolazione a partecipare alla presentazione del libro “La scelta di Lea” di Marika Demaria, edito dalla Melampo, DOMENICA 8 MARZO ALLE ORE 17 presso il castello “La Tour de Villa” di Gressan.


Dopo aver collaborato per anni in diverse testate valdostane, Marika Demaria dal 2010 lavora per la redazione del mensile “Narcomafie ” a Torino, fondato da don Luigi Ciotti. Per il mensile ha seguito, tutte le udienze del processo di primo e secondo grado del processo per la morte di Lea Garofalo. E’ referente regionale di Libera Valle d’Aosta.


Il libro è una restituzione della vicenda umana e processuale della testimone di giustizia assassinata nel 2009
. La presentazione sarà intervallata da letture di Barbara Caviglia; modera Beatrice Caddeo, giovane attivista nell’Anpi VdA e in Libera VdA.

Atti del Convegno – DUE GIORNATE PER NON DIMENTICARE

Febbraio 9th, 2015 Nessun commento »

Sono online gli Atti del Convegno “Due Giornate Per Non Dimenticare” tenutosi su due giornate, la prima a Cogne Sabato 23 agosto 2014 “La Repubblica Di Cogne” e il secondo Sabato 6 settembre 2014 tra Charvensod e Aosta dedicato al ricordo di Giorgio Elter e  al ruolo della Nazionale Cogne nella resistenza valdostana.

Copertina

Atti del Convegno – 23 agosto, 6 settembre 2014

Cortemaggiore, Monreale delle Alpi o Curmaier? L’italianizzazione della toponomastica valdostana (1861-1946)

Dicembre 4th, 2014 Nessun commento »

L’affermazione dell’Italia unita passò anche attraverso i tentativi di snazionalizzazione delle minoranze presenti nella penisola. Uno di questi tentativi fu l’italianizzazione della toponomastica francese della Valle d’Aosta (all’epoca parte del Piemonte). Già nel 1861 il deputato Giovenale Vegezzi-Ruscalla sostenne il bisogno di italianizzare la toponomastica francese dei comuni piemontesi e valdostani, parallelamente a numerose iniziative governative che cercarono di imporre la lingua italiana anche in altri ambiti della vita civile.

Questo studio approfondisce i passaggi della questione toponomastica durante il regime fascista, quando la sorte del francese in Valle d’Aosta divenne precaria e l’intolleranza verso di esso raggiunse i massimi livelli. Il fanatismo nazionalista del fascismo si accanì, infatti, anche contro gli antichi nomi di luogo, nel tentativo di cancellare ogni traccia di lingua francese: le plurisecolari denominazioni dei Comuni e delle Frazioni vennero quindi italianizzate.

Uno sguardo è stato gettato anche sull’italianizzazione delle scritte pubbliche (lapidi e insegne) e sui tentativi di volgere in italiano i nomi dei rilievi montuosi e dei corsi d’acqua, come anche sull’italianizzazione dei nomi del Canavese, regione appartenente allora alla provincia d’Aosta, dove la montante francofobia finì per colpire anche toponimi dialettali piemontesi che nulla avevano di francese.

Le immagini di alcuni dei documenti citati, gli elenchi con le varie proposte toponomastiche, la versione integrale dei decreti di variazione dei nomi e alcune carte geografiche con i nomi italianizzati chiudono ed arricchiscono la pubblicazione.

Comunicato stampa: preoccupazione dell’ANPI

Novembre 3rd, 2014 Nessun commento »

Il Comitato A.N.P.I. Valle d’Aosta esprime sincera preoccupazione di fronte al fatto che un rappresentante politico della massima istituzione democratica della Città di Aosta, capoluogo di una regione insignita della medaglia d’oro della Resistenza, manifesti pubblicamente, forse con eccessiva leggerezza, il proprio “piacere” al ricordo di una ricorrenza, il 28 ottobre 1922, che evoca un passato tutt’altro che glorioso.

L’evento commemorato, la marcia su Roma, viene considerato il simbolo dell’avvio del ventennio fascista, origine, semmai, di guerre, stragi brutali anche di popolazioni inermi, miseria, ferite non ancora rimarginate e di umiliazione per il nostro paese.

Ci auguriamo che da parte dell’Assessore comunale Andrea Paron, persona sicuramente intelligente e consapevole del suo ruolo istituzionale, onde fugare ogni ingiusto sospetto di deriva nostalgica, almeno alle famiglie dei partigiani, dei militari e dei civili caduti in nome della libertà, a partire da Emile Chanoux, vengano rivolte doveroso scuse

Domenica 26 ottobre a Chesod (Antey-Saint-André) per ricorda i combattimenti dalla 101^ Brigata Marmore

Ottobre 23rd, 2014 Nessun commento »

Il Comitato valdostano dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia organizza per domenica prossima 26 ottobre a Chesod la cerimonia di commemorazione dei combattimenti sostenuti dalla 101^ Brigata Marmore.

Nel Cuore stesso della roccia ha trovato spazio il monumento di Chesod, nella Valtournenche, di cui é autore Sergio Canavese.

La cerimonia commemorativa inizierà alle ore 11.00 con la deposizione della corona, la messa e il discorso commemorativo tenuto del Senatore Cesare Dujany.

“Lola e i caduti del 16 ottobre” – Villeneuve

Ottobre 15th, 2014 Nessun commento »

Ritrovo alle ore 10 di giovedì 16 ottobre all’entrata est del borgo di Villeneuve

Il prossimo appuntamento, inserito nel calendario degli appuntamenti del Comitato del 70°, organizzato dalla nostra associazione sarà il 16 ottobre a Villeneuve per ricordare la trucidazione di “Lola” in collaborazione con l’Assessorato Istruzione e Cultura, i Comuni di Villeneuve, Saint-Vincent, Malnate, Induno Olona, le rispettive ANPI e l’Istituzione Scolastica Maria Ida Viglino.

La commemorazione prenderà avvio dal parcheggio dopo il ponte dell’entrata est del borgo di Villeneuve (a rettifica di quanto comunicato nel precedente comunicato) alle ore 10 e proseguirà presso il cimitero di Villeneuve, luogo dove 68 anni prima venivano portati di fronte al plotone d’esecuzione e fucilati dai militi del battaglione IX settembre Lola, la staffetta e guida partigiana, e il gruppo di comunisti (Ferdinando Giolli, Emilio Macazzola, Gianni Pavia e Raimondo Lazzari) provenienti dai campi d’internamento in Svizzera e destinati alla banda partigiana di Cogne. Solo Raimondo Lazzari sfuggirà fortunosamente alla morte grazie alle cure prestate da Sofia e Ada Cossard e all’intervento dei giovani partigiani di Cogne che, rischiando la vita, scesero a recuperare Lazzari.

Durante la commemorazione interverranno i sindaci e l’assessore Emily Rini, mentre i bambini della scuola primaria di Villeneuve e i ragazzi delle scuole secondarie di Malnate cureranno alcune letture. La cerimonia si concluderà con la voce di Maura Susanna.

Presentazione del libro UN CUORE IN FUGA di Oliviero Beha – Venerdì 3 ottobre alle ore 20.30 presso Maison Gargantua di Gressan

Settembre 29th, 2014 Nessun commento »

Venerdì 3 ottobre alle ore 20.30 presso Maison Gargantua di Gressan

Il Comitato valdostano dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e il Comune di Gressan, in collaborazione con la BCC Valdostana e il Comitato Topolino Calcio organizzano, all’interno delle iniziative messe in campo per le celebrazioni del 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione, la presentazione del libro “UN CUORE IN FUGA” di Oliviero Beha che si terrà presso la Maison Gargantua di Gressan venerdì 3 ottobre alle ore 20.30.

L’autore, Oliviero Beha, è un noto giornalista, scrittore e conduttore televisivo molto legato alla nostra regione, dove da oltre 40 anni passa le sue vacanze e non solo.

In questo libro l’autore si occupa della vicenda di Bartali nell’inverno del 1943, dove non corre per il Tour de France, ma per salvare vite umane. Il campione, infatti, diventa una sorta di staffetta al servizio della rete clandestina Delasem, incaricato dal Cardinale Dalla Costa. Bartali finge di allenarsi, e in realtà trasporta documenti falsi, celati nei tubi del sellino e del manubrio. Migliaia di chilometri percorsi avanti e indietro da Firenze, per consegnare nuove identità alle famiglie ricercate con feroce determinazione dai fascisti della Rsi e dai nazisti. Sono più di ottocento gli ebrei che hanno avuta salva la vita grazie al valore silenzioso di un grande del novecento e per queste ragioni lo stesso Bartali verrà annoverato tra i giusti di Gerusalemme.

Non si può inoltre dimenticare che la prima edizione del Tour de France è stata vinta dal valdostano Maurice Garin, ciclista nato ad Arvier (Aosta) nel 1871, ma naturalizzato francese dal 21 dicembre 1901.

L’evento quindi vuole partire dalle esperienze legate alla persecuzione degli ebrei per ricordare una figura straordinaria del nostro secolo e il ruolo dei cattolici durante la guerra.

Settimana ricca di appuntamenti. Dopo Molère è la volta di Saint-Pierre, Charvensod, Aosta e Amay.

Settembre 5th, 2014 Nessun commento »

Domenica 31 agosto  a Molère (Valsavarenche) la nostra associazione ha organizzato la commemorazione in ricordo dell’episodio in cui si manifestò tutta la barbarie dei nazi-fascisti. Come da programma prima della Santa Messa sono stati deposti dei mazzi di fiori alle croci, lungo la strada regionale, in ricordo dei caduti. A seguire, alle ore 11, la deposizione della corona da parte dell’Assessore regionale all’Istruzione e Cultura Emily Rini e del sindaco Giuseppe Dupont e la messa tenuta da don Bois davanti ad uno dei monumenti ai partigiani più suggestivi progettato da Rolando Robino.

Come sempre una meravigliosa predica del parroco che quest’anno ha sottolineato come “Fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce e davanti ai nomi di quei caduti tutti noi dobbiamo essere quell’erba che inizia a crescere”.

Erika Guichardaz, responsabile organizzativo dell’Anpi, nel discorso commemorativo ha quindi ricordato come soprattutto a Molère non dobbiamo dimenticare l’impegno dei tanti civili che hanno perso la vita. Donne, bambini ed anziani spesso si sono travate e si trovano ad essere vittime innocenti.

 

Il Comitato valdostano dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ora è impegnato ad organizzare diverse iniziative per questo fine settimana:

Sabato 6 settembre  a Charvensod– Località Pont Suaz alle ore 17 Deposizione di una corona al cippo in ricordo dei giovani partigiani Giorgio Elter e Guido Saba al Pont-Suaz di Charvensod ed alle 18 presso lo Stabilimento Cogne Acciai Speciali un evento per ricordare i tanti dirigenti e operai che hanno dato il loro apporto alla Resistenza alla presenza delle più alte cariche della Regione e di Alessandro Pollio Salimbeni – Vice-presidente nazionale dell’ANPI e nipote del dirigente della Nazionale Cogne barbaramente ucciso dai nazifascisti

Domenica 7 settembre
a Saint-Vincent – Amay alle ore 10 ritrovo dei partecipanti davanti alla chiesa di Amay per la cerimonia commemorativa a ricordo dei combattimenti svoltisi nella zona, della cattura di Primo Levi e dei numerosi caduti. A seguire la Santa Messa, il corteo verso la cappella dei partigiani costruita negli anni cinquanta per volontà del comandante Edoardo Page, la deposizione di una corona e i discorsi commemorativi.
Nel pomeriggio il ritrovo è a Saint-Pierre –  Parco della Rimembranza alle ore 18 per la Santa Messa, la commemorazione dell’eccidio con deposizione di una corona ai piedi del monumento e il vin d’honneur. Sempre domenica 7 settembre è prevista la commemorazione della costituzione del distaccamento garibaldino Caralli all’alpe Valnera con partenza alle ore 9.30 da San Giacomo di Andrate.

Profondo cordoglio per la morte dei partigiani Feder Agostino e Arco Cesare della banda Lexert

Agosto 22nd, 2014 Nessun commento »

L’ANPI esprime profondo cordoglio per la morte dei partigiani Agostino Feder e Cesare Arco.

Sabato e domenica la nostra associazione renderà l’estremo saluto agli ex-partigiani.

Feder Agostino “Gustin”, nato a Lonigo in prov. di Vicenza il 9 gennaio 1926, residente a Quart, appartenne alla banda Emile Lexert dal 15 giugno 1944, al 4 novembre 1944 e nuovamente dal 19 marzo 1945 al 15 maggio 1945. Tra le sue azioni viene ricordata la partecipazione all’interruzione della Mongiovetta, nell’agosto 1944 (6 e 7 agosto). Questa impresa, alla quale parteciparono almeno 260 partigiani di varie formazioni valdostane, provocò l’interruzione della statale e anche della via ferroviaria.

Il giudizio del Comandante riporta: “Ottimo elemento”.

La direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza e Società Contemporanea ricorda che “per lui la Resistenza fu un punto fermo. Lo sentii qualche mese fa al telefono e mi ricordava le conversazioni che faceva con una sua parente partigiana sulla vita in banda, sugli ideali in cui ha sempre creduto, sull’unione della banda, banda alla quale era legato moltissimo.” Piergiorgio Betti, giornalista che ha dedicato molti libri alla banda, non dimentica come “dopo la guerra, molti della Lexert andavano nel suo locale a mangiare, a sottolineare un’unione che sempre durò.”

Arco Cesare “Cece”, nato a Igliano (Cuneo) il 6 giugno 1926. Risulta entrato in banda 183^ il 15 giugno 1944 e a partire dal 22 febbraio 1945 svolge il compito di intendente. Ha partecipato a tutte le azioni della banda. Il giudizio del comandante: Ottimo partigiano.

“Arco lavorava presso la Società Nazionale Cogne e non volendo rischiare di finire in Germania, pensa di andare in montagna con i partigiani. Nino Petroz gli suggerisce di unirsi ad altri giovani che si trovano nella sua condizione: si danno l’appuntamento al castello Duca degli Abruzzi (tra questi giovani vi è anche Brunier Maurizio) dove è organizzata una raccolta di giovani che vogliono passare alla Resistenza. Siamo a metà giugno 1944. Arco viene inviato alla Lexert (poi definita 183^) e ci rimarrà fino alla Liberazione. Nel settembre 1944, essendo stato inserito nel distaccamento di Giovanni Minuzzo, dopo un’azione contro i nazifacscisti sulla strada del col de la Seigne, segue il gruppo a Les Combes, ma in seguito ad un rastrellamento nazifascista, il gruppo è spinto oltre il confine (29 settembre 1944). I francesi sequestrano in parte le loro armi, li tengono imprigionati alcuni giorni li rinviano, quasi completamente disarmati, oltre il confine.” (testimonianza di Arco stesso, riportata da Betti in Quelli della Morgnetta).

Il giorno dell’attacco alla Morgnetta, Arco era uno dei 32 ragazzi della banda che i nazifascisti sorpresero la mattina del 22 febbraio 1945 nel casolare immerso nella neve . Arco fu forse il primo a scorgere i tedeschi, mentre era uscito dalla baita. Rientrato nella casa, avvertiti i compagni, inizia con gli altri l’estenuante difesa, sparando dalle finestre. Giornata che si concluse, come sappiamo, con cinque morti, cinque feriti e altrettanti congelati.

L’ A.N.P.I. rivolge sentite condoglianze a tutti i famigliari.