25 Aprile | Commemorazione Arnad

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Ad Arnad si sono recati al monumento il sindaco Pierre Bonel e la rappresentante dell’ANPI Valentina Ventrice.

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25 Aprile | Commemorazione Cogne

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Cogne

Non poteva mancare la nostra amata Cogne. Grazie al sindaco Allera e a Barbara Tutino per aver voluto anche condividere con noi alcune riflessioni.

“Ricordare il 25 Aprile è coltivare la memoria, rendendo onore a coloro che sacrificando la propria vita ci hanno permesso di nascere e vivere in una nazione libera e democratica.
Onore ai caduti partigiani e ai soldati degli eserciti alleati morti per liberarci dall’oppressione Nazi-fascista
Libertà e democrazia sono per tutti noi valori imprescindibili, ed il 25 Aprile deve rappresentare una commemorazione di valori condivisi.” (Franco Allera)

“(Ringrazio il nostro sindaco Franco Allera, , reduce da una lotta dura personale, contro l’epidemia virale, che ha costretto ognuno… a fare Resistenza.)
Il 75° anniversario della Liberazione, ricorre in un tempo che sembra la Parodia dell’epoca da cui ci si era – appunto – liberati, settantacinque anni fa.
Ma per fortuna, essendo una parodia, sono vietati solo gli assembramenti di persone: esprimere le proprie idee è permesso e nessuno viene arrestato se infrange le regole sulla limitazione della libertà personale a cui abbiamo sottostato in questo periodo. A volte si viene sanzionati, ma certo non torturati, deportati o fucilati.
In questi giorni rileggevo le lettere dei condannati a morte della Resistenza, accompagnate da brevi biografie . Brevi per ragioni editoriali, ma brevi anche per la giovane età dei martiri. 17, 19, 22 anni. Qualcuno un po’ più grande, ma l’età media è sotto i 30 anni. » Read more: 25 Aprile | Commemorazione Cogne

25 Aprile | Commemorazione a Quart (Trois-Villes)

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La bandiera della 13^ Emile Chanoux con il gonfalone del Comune di Quart tornano a Trois Villes per la Festa della Liberazione.
“Se si dimentica la storia si diventa più deboli e più esposti ai pericoli che si ripropongono, nell’intolleranza, nell’ostilità e nella violenza” (Eugenio Acheron, sindaco di Quart)

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25 Aprile | Commemorazione Nus

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Sindaco, Parroco e rappresentante dell’ANPI di Nus rendono omaggio alla lapide che ricorda i giovani trucidati al bivio tra Nus e Fénis.

“E se una mattina ci siam svegliati, e abbiamo trovato un invasore, facciamo la stessa scelta, oggi come allora.
o bella ciao!” (Irene Deval)

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25 Aprile | Commemorazione Issogne

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Omaggio anche ai partigiani di Issogne in questa festa della Liberazione.

“Una casa semplice, le foglioline nuove del fico, le amate montagne, l’azzurro del cielo. Oggi anche se la manifestazione del 25 aprile è stata in forma contenuta, non ritiro la bandiera, ma la espongo con una cornice che è autenticità, speranza, unione e ripartenza.” (Lorena Borettaz)
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25 Aprile | Commemorazione Donnas

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donnasAlcuni scatti di Giulio Crivellari della celebrazione del 25 aprile a Donnas (Sindaco Amedeo Follioley, parroco Don Paolo Quattrone, la vicepresidente regionale dell’ANPI Irene Bosonin e un rappresentante dell’ANA Nello Riccarand).

25 Aprile | Il discorso ufficiale del Sindaco di Aosta

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Il discorso ufficiale del Sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, per le celebrazioni della Festa della Liberazione.

25 Aprile | Commemorazione Aosta

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Ad Aosta erano presenti la vicesindaca Antonella Marcoz e la vicepresidente regionale Erika Guichardaz.

Queste le parole di Erika Guichardaz
“Ho sempre desiderato poter essere io l’oratore della Festa della Liberazione in piazza Emile Chanoux, ma mai avrei immaginato di dover farlo il giorno del 75° della Liberazione in una piazza deserta.
Mancano i tanti amici antifascisti a scaldarmi il cuore, le note della banda che suonano Bella Ciao, la fierezza di quei giovani alpini che ogni anno ci onorano della loro presenza, ma soprattutto mi mancano quei giovani coraggiosi che da 74 anni portavano quella corona in omaggio ai tanti compagni morti durante una guerra fratricida.
Non li ringrazierò mai abbastanza, a loro dobbiamo la nostra libertà e la Liberazione dalla dittatura fascista, ma a loro dobbiamo anche la rinascita dell’Italia e della Valle d’Aosta.
Persone molto diverse riuscirono, prima a combattere un nemico comune e poi a lavorare insieme per portare avanti quei valori di solidarietà e pace per cui avevano sacrificato parte degli anni più belli della loro vita: penso a Michel, giovane tredicenne che dovette crescere in fretta, penso a Plik e Mezard giovani alpini che si trovarono in montagna con persone che non sapevano nemmeno imbracciare un fucile, penso ad Emile Chanoux e alla sua lucida comprensione del fenomeno fascista.
Quest’anno credo che l’orazione del 25 aprile debba anche tener conto del grande dolore che tutti noi stiamo vivendo e credo che proprio questo dolore e il silenzio che accompagnano questa piazza ci debbano far riflettere ancora di più su cosa voglia dire festeggiare la festa della Liberazione dopo 75 anni.
Vuol dire non dimenticare, non commettere gli stessi errori, non girarci dall’altra parte, ma combattere perché dopo l’emergenza sanitaria vi saranno altre emergenze e nessuno deve essere lasciato solo.
Se i nostri nonni sono riusciti a sconfiggere un nemico così forte grazie alla loro voglia di libertà e giustizia, noi ne usciremo e con questo spirito oggi alle 15 intoneremo insieme a tutto il resto d’Italia la nostra canzone.
ANTIFASCISTI SEMPRE!

25 Aprile | Aymavilles

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Aymavilles
Aymavilles: la sindaca Loredana Petey e la rappresentante dell’ANPI Savoini Nadia hanno deposto i fiori e Gianluca Filippa, con la sua tromba, ha suonato “Bella ciao”.
Il tutto vissuto in una atmosfera surreale, fatta di distanziamenti e mascherine, ma con l’emozione profonda di stare rinnovando memoria grata e indiscussa e con la consapevolezza di una nuova resistenza…perché ” è possibile vivere in piedi anche nei momenti peggiori’

Questo il messaggio della sindaca che ringraziamo:
“Qualcuno vorrebbe confinare la data del 25 aprile nei libri di storia alterandone il significato per sminuirne l’importanza. Niente di più errato: è una data ancora troppo fondamentale, da cui traggono origine le radici stesse della repubblica democratica, della storia di ognuno di noi, della nostra comunità, della nostra Regione e dell’intero Paese.
E’ proprio in momenti drammatici come questo che stiamo vivendo, a causa dell’emergenza Covid 19, che torna in evidenza il prezioso esempio, che siamo chiamati ad imitare in prima persona, lasciatoci dai Partigiani e dai caduti nella lotta per la costruzione di una società migliore per tutti, a fronte del sacrificio personale.
Per queste motivazioni abbiamo ritenuto importante onorare anche quest’anno, seppur in maniera restrittiva ma non meno sentita, l’anniversario della liberazione ed i nostri caduti: un patrimonio di noi tutti.”

25 Aprile | Saint-Pierre

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FESTA DELLA LIBERAZIONE A SAINT-PIERRE

Purtroppo la grave emergenza epidemiologica in atto non consente di celebrare nei consueti e tradizionali modi il settantacinquesimo anniversario, tre quarti di secolo, del Giorno della Liberazione.
Il 25 Aprile è fra le ricorrenze civili della Repubblica Italiana, una delle più sentite, tanto più in quei territori nei quali si sono verificati tragici eventi e uno di questi è proprio Saint-Pierre dove il 7 settembre 1944 sei partigiani e due civili vennero fucilati dai nazi fascisti.
Anche in Valle d’Aosta il contributo di sangue offerto per la Resistenza e la Liberazione dalla dittatura e dall’occupazione straniera è stato ragguardevole ed è grazie al sacrificio di queste persone che oggi viviamo in uno Stato Democratico nel quale ci è consentito esercitare pienamente i diritti fondamentali dell’Uomo sia singolarmente considerato sia come espressione della Comunità.
L’attuale difficile momento ha portato alla temporanea compressione di taluni di questi diritti, ma ciò avviene al solo importantissimo fine di tutelare il bene fondamentale della salute pubblica e degli individui e, soprattutto, è una iniziativa adottata dalle Istituzioni che ci rappresentano e condivisa, con spirito di sacrificio, dalle nostre Comunità.
Si tratta, quindi, di una situazione ben diversa rispetto a quella vissuta più di 75 anni orsono allorquando ogni elementare principio e riferimento ai valori democratici venne brutalmente e deliberatamente calpestato dal regime dittatoriale e dall’occupazione straniera. » Read more: 25 Aprile | Saint-Pierre